03/09/2012 - Ancora forti temporali lungo la fascia costiera centro-meridionale e sull'Arcipelago. La Sala operativa della Regione ha prolungato l'allerta meteo fino alle 23 di Martedì 4 Settembre.
02/09/2012 - Forti temporali sulla costa toscana, in particolare sulla parte centro-meridionale e sull’Arcipelago, a partire dalla mezzanotte di Domenica fino alle alle 23.00 di lunedì 3 settembre. A diffondere l’allerta meteo è la Sala operativa della Regione, che annuncia la possibilità di rischi idraulici ed idrogeologici nelle aree interessate.
30/08/2012 - La Sala Operativa Unificata della Protezione Civile regionale ha emesso un avviso di criticità moderata per temporali forti con validità dalla mezzanotte alle 22.00 di Venerdì 31 Agosto 2012. Dettaglio delle zone su Allerta Meteo Regione Toscana
Nuovo record negativo per i ghiacci dell'Artico dove la fusione della banchisa è stata tale da battere il minimo assoluto registrato nel settembre 2007.
Il WebGIS, sviluppato dall'IBIMET-CNR all'interno dei Servizi Climatici per la siccità, permette la visualizzazione libera da parte di qualsiasi utente, dei principali indicatori utilizzati per monitorare l'evoluzione di eventi siccitosi.
Indicatore "proxy" delle condizioni di salute complessiva della vegetazione; è una stima combinata dello stato termico e di contenuto di umidità (Kogan, 1995) della vegetazione, a cui è attribuito lo stesso peso.
Indicatore "proxy" delle condizioni termiche superficiali (Kogan, 1995).
Indicatore "proxy" delle condizioni di umidità della vegetazione (Kogan, 1995) degli ultimi 16 giorni, rispetto ai limiti minimi e massimi di vigoria degli ecosistemi, definiti dall’NDVI (Normalized Difference Vegetation index).
La risposta della vegetazione agli stress ambientali può essere identificata attraverso l’analisi di immagini satellitari in determinate bande spettrali.
Per valutare l'attività fotosintetica, uno degli indicatori più usati è l’indice di vegetazione normalizzato (NDVI), che è calcolato come rapporto tra differenza e somma delle bande del vicino infrarosso (frazione riflessa dalle foglie) e rosso (frazione assorbita da parte della clorofilla):
NDVI = (NIR-R) / (NIR+R)
Indice che considera l’accumulo o il deficit di acqua giornaliero ed è funzione della pioggia necessaria al rientro dei parametri alla normalità, ovvero il recupero dopo il deficit accumulato a partire dall’insorgere di un evento siccitoso.
Indice scelto a livello internazionale, attraverso la “Dichiarazione di Lincoln”, per l’identificazione di siccità meteorologiche (SPI 3 mesi).
Basato sulla sola precipitazione cumulata mensile (McKee et al., 1993), quantifica un deficit o surplus di pioggia rispetto ai valori medi, a diverse scale temporali (usualmente 1, 3, 6, 12, 24 e 48 mesi), consentendo la determinazione delle diverse tipologie di siccità, dalla meteorologica, all’agricola all’idrologica.
L'indice di anomalia percentuale delle precipitazioni evidenzia lo scostamento dei cumulati di pioggia di un dato periodo, rispetto al cumulato medio del periodo 1995-2016.
Il calcolo delle anomalie viene effettuato su diverse scale temporali principali: sul cumulato progressivo a partire dal 1° Ottobre (considerato inizio dell'anno idrologico) e a 1 e 3 mesi.
Data la complessità del fenomeno siccità, delle sue componenti e dei diversi impatti prodotti, sono stati sviluppati negli anni innumerevoli indici, ciascuno efficace per un dato aspetto, ma non esaustivo e migliore, in assoluto, rispetto agli altri. Perché il monitoraggio della siccità possa essere di supporto alla pianificazione è necessario, quindi, l’utilizzo di un appropriato set di indicatori che rispondano al meglio ad alcuni specifici requisiti:
Secondo una delle definizioni più utilizzate la siccità è “una caratteristica normale e ricorrente del clima che può verificarsi in aree con differenti regimi climatici ed i cui impatti possono variare da regione a regione“ (Drought National Center of Australia).
Dopo anni di esperienza maturati nel campo dei Cambiamenti Climatici sul territorio toscano e degli impatti degli eventi estremi, l'IBE-CNR, in collaborazione con il Consorzio LaMMA, ha sviluppato il Servizio Climatico sulla siccità.
Il focus sulla Toscana rimane un prodotto fondamentale, che però viene incluso in un servizio più ampio e in continuo aggiornamento per supportare al meglio utenti con bisogni diversi.
Da dopo Ferragosto la nostra regione, come del resto tutta la penisola, è stata soggetta all'influenza dell'alta pressione di origine africana che ha portato temperature molto alte associate spesso ad elevati tassi di umidità. Una settimana che ci ha fatto ricordare l' "incubo caldo" del 2003, sebbene dal punto di vista meteo quell'estate fu certamente diversa.
Grande disagio quindi, soprattutto per quanti sono rimasti in città e per i turisti in vacanza in Toscana, che hanno dovuto fare i conti con temperature massime di circa 4 gradi sopra le media del periodo, fino a 6-7 gradi nelle zone orientali (vedi mappa).
Alcuni scatti del fiume Ombrone a Istia che mostrano quanto sia grave la siccità che sta flagellando la Toscana e la provincia di Grosseto in particolare.
Agricoltura, foreste e riserve idriche stanno pagando le conseguenze non solo dell'assenza quasi totale di precipitazioni degli ultimi due mesi ma anche del prolungato deficit pluviometrico che ormai continua dall'inizio della primavera dello scorso anno.