Il tema della balneazione, in termini di sicurezza e qualità delle acque, interessa ogni anno centinaia di migliaia di cittadini e turisti che usufruiscono delle spiagge e delle località balneari toscane. Un sistema di previsione costiera efficace può costituire uno strumento per la gestione integrata delle attività di balneazione e quindi da sistema di supporto alle decisioni, sulla base di un approccio scientifico alimentato dalla conoscenza della dinamica dei fenomeni. Il monitoraggio sulle coste toscane viene eseguito da ARPAT con dei campionamenti periodici su base mensile, come previsto dal D.Lgs. 116/2008 (in recepimento della Direttiva 2006/7/CE), occasionalmente ripetuti nel caso in cui la concentrazione di almeno un parametro, tra Escherichia coli e enterococchi intestinali, sia superiore al limite del D.M. 30 marzo 2010. Un approccio multiscala e multi modello Il Consorzio LaMMA sta creando un sistema di modellazione a scala regionale per la simulazione e la previsione degli inquinamenti intensi di breve durata, finalizzato alla gestione delle acque di balneazione del litorale apuo-versiliese e alto livornese, i tratti che al momento presentano le maggiori criticità. Grazie all'attività modellistica è possibile: comprendere in che modo le condizioni meteomarine e di circolazione a scala costiera agiscono per contribuire a disperdere questo tipo di inquinamento; caratterizzare le sorgenti inquinanti, in base ai comportamenti conosciuti (scarichi a mare e influenza delle condizioni idrologiche, quali la pioggia) e meno conosciuti (gestione non ottimale degli impianti di depurazione, scarichi non previsti ecc.). La dispersione dell’inquinante viene studiata mediante un approccio multi-scala e multi modello, infatti sono stati implementati sia un modello a grande scala con maglia strutturata sia modelli a piccola scala, a maglia non strutturata, focalizzati sull’area di interesse. La griglia non strutturata permette di aumentare la risoluzione della griglia di calcolo nelle zone dove è necessario aumentare il dettaglio, ad esempio in corrispondenza della costa e delle strutture, per simulare al meglio i fenomeni idrodinamici e di dispersione. La modellazione della dispersione dell’inquinante tiene conto sia dei processi fisici di trasporto, dispersione e diffusione, sia dei comportamenti specifici della carica batterica e del suo decadimento (effetti di inattivazione dovuti ai raggi ultravioletti, alla concentrazione salina e alla temperatura dell’acqua). Questa attività è condotta in stretta collaborazione con ARPAT e ISPRA, assieme ai quali si sta contribuendo alla stesura di un manuale per l’utilizzo della modellistica matematica a supporto della gestione delle acque di balneazione. Approccio multi-scala per l’area della Versilia (in blu modello a grande scala e in rosso quello a piccola scala) Esempio dei risultati del modello con inquinante passivo per l’area della Versilia, con rilascio continuo unitario: a) distribuzione spaziale dell’inquinante in prossimità della foce del Fosso Motrone il 17.04.2018 ore 6 UTC e localizzazione sezione di estrazione in arancione, b) distribuzione spaziale dell’inquinante lungo la sezione scelta nell’istante temporale del 17.04.2018 ore 6 UTC, c) andamento temporale dei 5 punti di monitoraggio selezionati