Tra mercoledì 18 e venerdì 20 giugno masse d’aria molto calda di origine desertica raggiungeranno l’Italia sospinte da intensi venti meridionali alle medie quote troposferiche (tra i 3000 e i 5000 metri). Questo flusso, innescato dalla presenza di un profondo vortice depressionario sulla penisola iberica, trasporterà verso l’Italia e l’Europa centro-orientale ingenti quantitativi di polveri sahariane dando luogo ad un’intrusione di proporzioni anomale. L’estensione del fenomeno e le concentrazioni di polveri previste dai modelli di dispersione sono da ritenersi, infatti, inusuali. Tra venerdì e sabato il vortice sulla Spagna su sposterà sulla Francia per poi portarsi sull’Europa orientale; il transito della perturbazione favorirà la rotazione dei venti ai quadranti occidentali mettendo fine all’intrusione di polveri desertiche sull’Italia e la Toscana. Polveri o sabbia? E' più corretto parlare di “polveri” e non di sabbia. Quest’ultima è infatti troppo pesante e grossolana (tra 0,1 mm e 2 mm circa di diametro) per essere trasportata fino alle medie quote troposferiche dai moti verticali e dai venti. Le particelle più minute, al contrario, se inserite in un flusso abbastanza intenso riescono a vincere la forza di gravità e possono percorrere migliaia di chilometri prima di depositarsi. Le polveri sahariane sono ricche di micronutrienti indispensabili sia per le piante (fosforo) che per gli organismi fotosintetici marini (ferro). I mesi in cui si ha la maggior frequenza di intrusioni sahariane sul centro-nord Italia e la regione alpina sono Maggio, Giugno e Ottobre. L’episodio previsto nei prossimi giorni sarà molto intenso, come possiamo vedere dalle mappe e dai grafici. Le polveri contribuiscono all’aumento delle concentrazioni di PM10 sul territorio. La concentrazione di polveri in sospensione diventa più evidente da martedì 18 giugno, quando la maggior parte del pulviscolo resta concentrato tra i 2000 e i 3000 metri; il mercoledì 19 sembra aumentare notevolmente la quantità di polvere stimata che inizia a raggiungere quote più basse; giovedì 20 potrebbe essere il giorno di massima intensità, sia in quota che al suolo. A partire dal 21 i valori tendono a diminuire, sebbene restino su ancora piuttosto elevati. Previsioni per la Toscana Il servizio di modellistica diffusionale del LaMMA fa girare alcuni modelli per la stima delle concentrazioni di polveri e inquinanti (come PM10, PM2.5, Ozono, NO2) utili ai fini della valutazione sulla qualità dell'aria a livello regionale. Per i prossimi giorni le mappe arrivano quasi al fondo della scala di concentrazione (colori marrone scuro, oltre 30 microgrammi per metrocubo) proprio a testimonianza del trasporto eccezionale previsto.