Foreste e CO2 - Primavera
Consorzio
Foreste e CO2 - Primavera Consorzio

Il Bollettino Aprile-Giugno 2012 mostra come le foreste toscane hanno reagito alle condizioni meteorologiche del periodo primaverile, sia relativamente alla fotosintesi che alla respirazione e allo scambio di anidride carbonica (CO2) e acqua.Scarica il bollettino in pdf

La quantità di CO2 utilizzata dai boschi toscani per la fotosintesi (GPP - Gross Primary Production) tra Aprile e Giugno è stata nettamente inferiore rispetto alla media del periodo di riferimento (1996-2008).
Le diminuzioni più forti sono state a carico delle specie sempreverdi, sia latifoglie che conifere. ll motivo di tale diminuzione è da attribuire sia alle maggiori precipitazioni di Aprile e Maggio (la maggiore nuvolosità comporta minore radiazione utile per la fotosintesi) sia al protrarsi della siccità ed alla ridotta disponibilità idrica (soprattutto da Giugno) necessaria alle foreste in questo periodo di ripresa vegetativa.

Anche per quanto riguarda il flusso di carbonio netto di tutto l’ecosistema (NEE, Net Ecosystem Exchange), tutte le specie hanno avuto in questi tre mesi una diminuzione dei processi di accumulo rispetto al trimestre di riferimento. I principali fattori che hanno contribuito a tale diminuzione sono anche in questo caso la scarsità di acqua a disposizione per i processi di sintesi e respirazione e le alte temperature di Giugno.
 


NEE Aprile - Giugno 2012

Il lavoro rientra nell'ambito della contabilizzazione regionale degli assorbimenti di CO2 da parte delle foreste toscane. Il risultato è ottenuto grazie all’utilizzo di tecnologie innovative capaci di misurare i flussi di carbonio tramite modellizzazione (Biome-BGC+C-Fix), integrata con dati telerilevati ed ancillari (mappe di suolo, volume, meteorologiche, ecc.).

La possibilità di monitorare quasi in tempo reale l’andamento degli scambi gassosi tra vegetazione ed atmosfera di un’intera regione con un dettaglio elevato ha un’importanza rilevante in quanto permette di avere un quadro generale dello stato delle foreste e di individuare quali tipologie possono essere più vulnerabili alle variazioni climatiche e quali, invece, sono più “resilienti”.

 

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Vedi anche l'archivio dei Bollettini trimestrali degli assorbimenti forestali.