Foreste e CO2 - inverno
Consorzio
Foreste e CO2 - inverno Consorzio

Il Bollettino Gennaio-Marzo 2013 mostra come le foreste toscane hanno reagito alle condizioni meteorologiche del periodo, sia relativamente alla fotosintesi che alla respirazione e allo scambio di CO2 e acqua.

La quantità di CO2 utilizzata dai boschi toscani per la fotosintesi (GPP - Gross Primary Production) di questi primi tre mesi del 2013 è stata pressoché ovunque inferiore rispetto alla media del periodo di riferimento (1996-2008), con forti cali soprattutto nel Mugello.
Fra le tipologie forestali sempreverdi (che mantengono anche d’inverno una minima attività fotosintetica) sono le conifere ad aver subito le riduzioni maggiori. Le temperature più basse hanno invece presumibilmente ritardato l’emissione delle foglie delle specie decidue, contraendo ulteriormente la loro produzione, che è ovviamente già molto ridotta in questo periodo dell'anno.

Per quanto riguarda il flusso di carbonio netto di tutto l’ecosistema (NEE, Net Ecosystem Exchange), le specie sempreverdi hanno registrato una lieve contrazione dei processi di accumulo rispetto al trimestre di riferimento ed un incremento per le caducifoglie. Entrambi questi fenomeni sono probabilmente determinati da un aumento delle respirazioni in conseguenza delle condizioni meteo ed in particolare delle abbondanti piogge del trimestre.


Il lavoro rientra nell'ambito della contabilizzazione regionale degli assorbimenti di CO2 da parte delle foreste toscane. Il risultato è ottenuto grazie all’utilizzo di tecnologie innovative capaci di misurare i flussi di carbonio tramite modellizzazione (Biome-BGC+C-Fix), integrata con dati telerilevati ed ancillari (mappe di suolo, volume, meteorologiche, ecc.).

La possibilità di monitorare quasi in tempo reale l’andamento degli scambi gassosi tra vegetazione ed atmosfera di un’intera regione con un dettaglio elevato ha un’importanza rilevante in quanto permette di avere un quadro generale dello stato delle foreste e di individuare quali tipologie possono essere più vulnerabili alle variazioni climatiche e quali, invece, sono più “resilienti”.

Scarica il Bollettino Gennaio-Marzo 2013

Vedi anche l'archivio dei Bollettini trimestrali degli assorbimenti forestali