Il Bollettino mostra come le foreste toscane hanno reagito alle condizioni meteorologiche del periodo estivo, sia relativamente alla fotosintesi che alla respirazione e allo scambio di CO2 e acqua. La quantità di CO2 utilizzata dai boschi toscani per la fotosintesi (GPP - Gross Primary Production) di questi primi tre mesi del 2013 ha presentato sia anomalie negative che positive. Se una parte delle tipologie forestali mediterranee ha registrato valori tra +10% e +100%, un’altra parte dei querceti, soprattutto quelli interni ed appenninici e le formazioni delle quote maggiori quali castagneti e faggete, indicano un calo della GPP anche importante. Questi valori negativi sono probabilmente da attribuirsi non solo alle temperature più alte ed alle precipitazioni inferiori di Agosto e Settembre, ma anche a strascichi della siccità dello scorso anno che possono aver fatto seccare piante o favorito l’espansione di patologie ed attacchi parassitari su alberi sotto forte stress idrico. Per quanto riguarda il flusso di carbonio netto di tutto l’ecosistema (NEE, Net Ecosystem Exchange) i valori positivi praticamente ovunque, ad indicare la prevalenza dei processi di accumulo di carbonio. Il lavoro rientra nell'ambito della contabilizzazione regionale degli assorbimenti di CO2 da parte delle foreste toscane. Il risultato è ottenuto grazie all’utilizzo di tecnologie innovative capaci di misurare i flussi di carbonio tramite modellizzazione (Biome-BGC+C-Fix), integrata con dati telerilevati ed ancillari (mappe di suolo, volume, meteorologiche, ecc.). La possibilità di monitorare quasi in tempo reale l’andamento degli scambi gassosi tra vegetazione ed atmosfera di un’intera regione con un dettaglio elevato ha un’importanza rilevante in quanto permette di avere un quadro generale dello stato delle foreste e di individuare quali tipologie possono essere più vulnerabili alle variazioni climatiche e quali, invece, sono più “resilienti”. Scarica il Bollettino Luglio-Settembre 2013 Vedi anche l'archivio dei Bollettini trimestrali degli assorbimenti forestali