Dall'inizio degli anni '90 i principali centri di previsione americani (NCEP) ed europei (ECMWF - European Center for Medium-range Weather Forecast) hanno iniziato ad utilizzare le previsioni ensemble per stimare oggettivamente l'incertezza delle previsioni.

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In queste pagine raccogliamo alcuni spunti e indicazioni su come interpretare correttamente le previsioni.

Per facilitare l'interpretazione della previsione di pioggia il bollettino meteorologico ordinario contiene per i primi 3 giorni di previsione delle mappe che indicano la possibilità di precipitazione.

Cos'è

Le mappe sono derivate direttamente dai contenuti del bollettino ordinario ed esplic
Uno delle questioni problematiche dell’interpretazione del bollettino meteo ordinario riguarda l’attribuzione geografica del simbolo, e quindi della previsione relativa ad una specifica zona.  
 

Il bollettino è una semplificazione

Le mappe del bollettino ordinario sono popolate da un numero limitato di simboli meteo, che attualmente rappresenta il compromesso migliore tra il maggior dettaglio spaziale possibile e la leggibilità della mappa. 

Una volta analizzata la situazione in atto e le simulazioni modellistiche, e formulata la "sua" previsione, il previsore deve tradurla e sintetizzarla in un formato che sia utilizzabile dagli utenti (cittadini, protezione civile, ecc.) e che risponda a diverse esigenze e finalità.
Lo sforzo è quello di esprimere in modo semplificato fenomeni dinamici nel tempo e nello spazio e trovare l'equilibrio tra complessità e usabilità delle informazioni.

Le tipologie di previsione variano in base all’orizzonte temporale richiesto, esistono infatti previsioni a brevissimo, breve e medio-lungo termine, nonché tendenze stagionali. Le previsioni a brevissimo e breve termine vengono emesse dopo un’analisi attenta delle condizioni atmosferiche in tempo reale e una corretta interpretazione dei modelli matematici disponibili; per questo tipo di bollettini vengono utilizzati principalmente modelli “deterministici”.

Il Consorzio LaMMA, oltre ad avere disponibili i dati dei principali modelli globali e locali in circolazione, sviluppa e mantiene internamente una suite di modelli ad area limitata ad alta risoluzione, progettati e calibrati per il territorio italiano e in particolare quello toscano. 

A partire dalla conoscenza del tempo in atto, i previsori analizzano i risultati delle elaborazioni dei modelli meteorologici che simulano l'evoluzione dell’atmosfera per un determinato numero di giorni, raffigurando su mappa i possibili scenari di evoluzione dei principali parametri meteo, nei vari punti della griglia che rappresenta l'atmosfera.
 
Inizialmente i meteorologi guardano le "uscite" dei modelli globali, che forniscono un quadro della possibile evoluzione del tempo su larga scala (scala sinottica, ad esempio su tutta l'Europa), pe
Il punto di partenza di tutte le previsioni è costituito dall'osservazione delle condizioni meteorologiche in atto.

Analisi della situazione in atto

Il punto di partenza di ogni previsione è costituito dall'osservazione del tempo in atto.
Le osservazioni sono
Di seguito una descrizione dei principali prodotti di informazione meteorologica da noi realizzati e diffusi.
 
La Toscana vista da Sentinel 1A

Il satellite dell’agenzia spaziale europea ESA

Aree criticità moderata  (aran
 
Aree criticità moderata  (arancio) - 13/10/14
Rischio i

L'11 e il 12 ottobre tantissime piazze italiane opsiteranno "IO NON RISCHIO", la campagna informativa sui rischi naturali che interessano il nostro Paese. Cominciata per informare la cittadinanza sul rischio terremoto, la campagna aggiunge ora anche le buone norme in caso di maremoto e alluvione.

Ad un anno dall'avvio dei lavori del progetto Life+IMAGINE si è svolto a Torino il 18 settembre il primo workshop nazionale LIFE+IMAGINE, nell’ambito del

Settembre non si è discostato molto dai valori medi relativi al periodo 1971-2000. Sia le temperature che le piogge, nei capoluoghi toscani, sono risultate piuttosto in linea con i valori medi, come riporta il report meteo del mese di settembre

Come si legge nel report dell’evento dello scorso 19-20 settembre, è stato il downburst di una probabile supercella temporalesca, seppur di limitate dimensioni, il responsabile dei violenti fenomeni che si sono abbattuti su alcune zone della Toscana e in particolare sulla provincia di Firenze, lo scorso venerdì.
Questi sistemi temporaleschi sono fortunatamente piuttosto rari in Toscana.