Nella giornata di Giovedì 4 luglio, si è tenuto a Livorno presso la sede ISPRA, il comitato di pilotaggio del progetto AMMIRARE (Azioni e Metodologie per il Miglioramento della Resilienza degli Arenili). Finanziato con oltre 5 milioni di euro nell'ambito del bando Interreg Italia Francia Marittimo, il progetto vede coinvolte 15 realtà accademiche e territoriali nei due Stati. Obiettivo di AMMIRARE è migliorare la resilienza dei sistemi costieri ai rischi del cambiamento climatico, favorendo un adattamento incentrato su soluzioni basate sulla natura (Nature-Based-Solutions). Il progetto è partito nel 2024 e nei prossimi 3 anni vedrà impegnati tutti i partner in azioni sia a carattere tecnico-scientifico, con la collaborazioni delle Università e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che di engagement e di governance, in particolare Regioni, enti pubblici territoriali e Parchi Naturali. La partecipazione al comitato è stata nutrita, con ben 34 colleghi presenti, compresi i rappresentanti delle regioni coinvolte, Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica, e 16 in collegamento remoto tramite piattaforma. La giornata è stata dedicata a presentare lo stato delle attività previste dal progetto nelle sue diverse componenti, con particolare attenzione alle prime fasi che si sono avviate nei mesi scorsi. Foto del Comitato di pilotaggio del progetto AMMIRARE Per la prima componente coordinata da ISPRA, si sta lavorando alla raccolta e analisi di studi, già pubblicati o in corso, diretti a stimare gli impatti del cambiamento climatico sul sistema spiaggia, negli aspetti fisici, geomorfologici, ecologici e socio-economici, con particolare riferimento alle aree geografiche coinvolte. Si sono stabilite le tempistiche di consegna dei contributi che andranno a costituire il primo prodotto, in uscita a febbraio 2025. Si sono poi passate in rassegna le attività che si intendono avviare nei vari siti pilota, secondo quanto previsto dalla seconda componente di progetto, ovvero quella relativa all’attuazione di azioni pilota incentrate sulle Nature-based Solutions per l’incremento della resilienza del sistema spiaggia (esperimenti, monitoraggi, simulazioni) tra cui la gestione delle banquette (formata da Posidonia spiaggiata), la rinaturalizzazione e la riprofilazione delle dune. Sono stati presentati i casi studio di tutte le cinque aree pilota dove verranno testate e valutate le diverse soluzioni per una gestione del sistema Duna-Spiaggia-Banquette. Dalla Corsica alla Sardegna, da Marsiglia alla Liguria e alla Toscana, ciascun luogo presenta infatti caratteristiche uniche che richiedono approcci specifici. La Corsica, ad esempio, sta mettendo un importante impegno nel sensibilizzare turisti e balneari ma è anche attiva verso i cittadini e i comuni locali. La Sardegna, lavora sulla diversità ambientale e gestionale; la regione francese di PACA (Provenza, Alpi e Costa Azzurra) si distingue per la caratterizzazione delle età delle banquette e per alcune iniziative innovative come la creazione di zone senza disturbo umano diretto. La Liguria, con la sua forte presenza balneare, esplora come integrare educazione e rinaturalizzazione nelle spiagge urbane. Mentre in Toscana, si implementano progetti per naturalizzare le spiagge tramite l'introduzione di specie autoctone e pratiche di piantumazione della duna e della banquette. Tra le altre azioni a carattere tecnico-scientifico, l’Istituto per lo studio degli Impatti Antropici e la Sostenibilità nell'ambiente marino del CNR di Oristano ha presentato il lavoro di modellistica oceanografica, portato avanti insieme all’Istituto di Biofisica del CNR di Pisa al Consorzio LaMMA. Mentre le Università di Pisa e Firenze hanno illustrato le opportunità di monitoraggio delle banquettes di Posidonia tramite impiego di droni. Sono in programma campagne rilievo sia con droni aerei che subacquei per mappare le praterie sommerse di Posidonia viva, (droni aerei e subacquei), che le banquette spiaggiate sui litorali (droni aerei). Terza componente del progetto, quella dedicata all’engagement e coordinata da Scuola Superiore Sant’Anna che intende coinvolgere i diversi stakeholders in tutte le aree pilota per valutare l’accettabilità delle soluzioni proposte, dei benefici socioeconomici e degli strumenti che possono contribuire alla resilienza del sistema spiagge da parte degli attori socioeconomici (turisti, imprese, associazioni ecc). Questo approccio non solo considera il valore economico delle azioni proposte, ma anche il capitale naturale che sottende ogni decisione. L'iniziativa non si limita ai comuni e ai balneari, ma cerca di sensibilizzare anche i cittadini verso una maggiore consapevolezza ambientale e una partecipazione attiva nella gestione del litorale. Durante il comitato sono stati infine approvati il regolamento interno e il calendario degli incontri fisici e online; è stata inoltre discussa l'organizzazione del Comitato Tecnico Scientifico e del Gruppo di Monitoraggio, previsti per questa tipologia di progetti. Nei prossimi mesi verrà definito il logo per AMMIRARE e i primi materiali di comunicazione. Il team di progetto è in attesa che vengano resi accessibili i mini siti sul portale del Programma Marittimo, dove troverà spazio anche il progetto AMMIRARE e dove si potranno seguire tutti gli aggiornamenti.