Il Consorzio LaMMA partecipa al seminario "Conciliare sicurezza marittima e sviluppo del trasporto passeggeri", organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con la Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa (CRPM), il Comune del Giglio e la Provincia di Grosseto, e con il sostegno del Programma Operativo Italia-Francia Marittimo 2007-2013. L’iniziativa si svolgerà all’Isola del Giglio i prossimi 12 e 13 aprile e si propone di affrontare la questione delle misure che possono essere adottate, a livello internazionale, europeo, regionale e locale per rafforzare la sicurezza marittima e le misure di prevenzione degli incidenti nel trasporto passeggeri. Il ruolo del LaMMA nella gestione dell'emergenza Per il LaMMA interverrà Carlo Brandini, che farà il punto sul contributo dato dal Consorzio a supporto delle complesse operazioni nella gestione del dopo-naufragio della Costa Concordia. In particolare, l’attivazione di previsioni di dettaglio sulle condizioni meteo-marine dell’area del Giglio (anche attraverso l’installazione di una nuova stazione meteo e mareografica), e la modellistica oceanografica operativa, che fornisce la previsione dello stato del mare in tutta l’area del Mare di Toscana ad elevata risoluzione, hanno permesso di fornire informazioni utili per la gestione delle operazioni di recupero del relitto, per la valutazione delle potenziali contaminazioni (sversamenti in mare) e l’indicazione dei punti più utili per effettuare i campionamenti, nonché per l’analisi delle sollecitazioni cui è sottoposto il relitto della nave per valutarne la stabilità. Un sistema di osservazione integrato (anche) per l'Arcipelago Toscano? Uno degli aspetti problematici evidenziati dall’attività di gestione dell’emergenza della Costa Concordia è legato alle lacune nel sistema di osservazione nell’area dell’Arcipelago Toscano. Per poter prevenire e gestire al meglio gli incidenti in mare non bastano infatti previsioni accurate, basate sull’utilizzo di modelli previsionali e sistemi di calcolo avanzati, ma serve anche un sistema di osservazione del mare fondato sull’integrazione tra misure puntuali (boe ondametriche ed oceanografiche, strumenti di misura lagrangiani e guidabili da remoto) e misure remote (radar costieri per la misura di onde, correnti ed eventuali sversamenti, integrazione con le immagini satellitari). Ad esempio, i modelli idrodinamici utilizzati anche per l'emergenza Concordia sono stati calibrati grazie ai dati delle boe oceanografiche lanciate a ottobre scorso dai ricercatori del LaMMA in tutta l’area dell’Arcipelago, durante le campagne di misura oceanografica realizzate nell'ambito del progetto “Momar”. Lo sviluppo di attività osservative in mare permette di migliorare la capacità di previsione e ricostruzione ed è alla base dei moderni sistemi di controllo, monitoraggio e previsione dell’ambiente marino presenti in diversi mari europei, che offrono servizi ed applicazioni ad alto valore aggiunto, non solo per le esigenze di Protezione Civile, di monitoraggio e controllo, ma anche per lo sviluppo di settori economici importanti quali i trasporti, l’energia, la pesca. Dal sito della CRPM è possibile scaricare il programma del seminario.