Pochi incendi, anche grazie al meteo
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Pochi incendi, anche grazie al meteo Consorzio
Sebbene alle nostre latitudini gli incendi non abbiano mai origine per autocombustione della vegetazione, le condizioni meteo svolgono comunque un ruolo importante rispetto alla loro propagazione. Nel 2012, anno in cui la Toscana ha avuto una siccità prolungata ed importante, la superficie boscata andata distrutta è stata infatti considerevole.  Grazie anche alle abbondanti piogge, i primi mesi del 2014 hanno fatto registrare un numero molto contenuti di eventi. Adesso entriamo però nel momento "caldo".  
E' scattato infatti il 1° luglio il periodo "ad alto rischio incendi boschivi" che durerà fino al 31 agosto. Divieto dunque di accendere fuochi, bruciare residui vegetali e compiere altre operazioni che possano creare pericolo d'incendio. A ribadire l'avviso è l'assessore all'agricoltura e foreste, Gianni Salvadori, insieme a tutti i protagonisti della "macchina antincendio" della Toscana.
In una regione come la nostra dove la superficie boscata, oltre un milione di ettari, copre metà del territorio il rispetto delle regole è essenziale per scongiurare incidenti come quelli verificatisi a giugno in provincia di Arezzo e di Massa, per colpa di fuochi destinati a bruciare residui vegetali. 
 
 

Bilancio positivo nel 2014, anche grazie al meteo

I primi sei mesi del 2014 sono stati caratterizzati in Toscana da un numero contenuto di incendi di bosco: in tutto 65, contro una media, nello stesso periodo degli ultimi 5 anni, di oltre 150 incendi (-57%). Particolarmente ridotta (-89%) anche la superficie boscata interessata dalle fiamme: quasi 20 ettari contro gli oltre 183 ettari andati in fumo, in media, da gennaio a giugno negli ultimi 5 anni.
Le condizioni meteo hanno contribuito a ridurre il fenomeno, insieme ovviamente all'elevato livello di efficienza raggiunto dall'organizzazione regionale antincendi boschivi.

Il quadro delle piogge 2014

Dando uno sguardo alle statistiche sull'andamento delle piogge in Toscana da inizio anno, si nota come tutti i capoluoghi registrino mediamente un surplus di pioggia. I cumulati sono stati quindi complessivamente più abbondanti rispetto alla climatologia 1971-2000, praticamente ovunque. Osservando però i grafici sull'andamento dei singoli mesi per ciascuna città, è evidente come questo surplus sia dovuto in gran parte al contribuito dei primi mesi dell'anno, gennaio e febbraio in cui è piovuto anche fino a tre volte più di quanto atteso normalmente. Da marzo in poi questa tendenza però va diminuendo. Se si guarda infatti alla media degli ultimi tre mesi si vede che resta negativa in questi tutti i capoluoghi, in particolare su Pisa e Pistoia si evidenzia un deficit a 3 mesi importante, rispettivamente -66% e  -52%. 

Per una migliore comprensione dell'andamento delle piogge rispetto alla norma si consiglia di vedere anche le pagine relativa alla climatologia dei capoluoghi toscani.

Stress della vegetazione? 

Il bollettino siccità degli ultimi mesi, relativo ai boschi toscani, comunque non evidenzia condizioni di stress nella vegetazione, questo perché le riserve idriche accumulati nei mesi autunno-invernali sono sufficienti, al momento, a permettere un'attività fotosintetica ottimale e la possibilità di superare brevi periodi di siccità.  
Nel periodo estivo comunque va data attenzione alle specie della macchia mediterranea che crescono in zone climatiche più critiche per quanto riguarda i fattori limitanti come acqua e temperatura.  

Vi invitiamo dunque a seguire i prossimi aggiornamenti pubblicati ogni 15 giorni, circa, nella sezione dedicata alla siccità.  

 

Servizio LaMMA a supporto dell'AIB  

Il LaMMA supporta il servizio regionale Antincendi Boschivi (AIB) fornendo un servizio di previsione del rischio incendio su tutto il territorio toscano. Quotidianamente viene emesso un bollettino "Rischio incendi boschivi" con la previsione del rischio fino a 3 giorni, e, in un‘area riservata del Geoportale LaMMA, viene resa disponibile un’applicazione WebGIS per navigare le mappe di rischio, con la possibilità di generare grafici sull’andamento degli indici per località.

 


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