Neve: un'analisi delle previsioni
Neve: un'analisi delle previsioni

La situazione meteorologica che ha caratterizzato le ultime settimane è da ritenersi anomala e ha, quindi, pochissimi precedenti.
Come detto in un precedente approfondimento, inoltre, l'attore principale è stato il violento vento di grecale che ha circoscritto le nevicate in determinate zone.
Tutto questo inevitabilmente ha reso la previsione più difficile, aumentando il margine di incertezza insito, per definizione, in qualsiasi previsione.

Alla fine di questa anomala ondata di freddo abbiamo passato in rassegna a ritroso le nostre previsioni per le tre giornate più “perturbate”: Sabato 4,  Venerdì 10 e Sabato 11.

Nei bollettini emessi nei 2 giorni precedenti e il giorno stesso delle tre giornate critiche abbiamo segnalato, per quanto riguarda il Valdarno medio e inferiore e la piana di Lucca, “deboli nevicate”, “deboli nevicate senza accumulo” o “nevischio”. In tutti i casi considerati, inoltre, il simbolo associato alle previsioni è sempre stato “neve debole” oppure "cielo coperto".

Chi è interessato a verificare o approfondire può consultare i dettagli nell’archivio dei bollettini, controllando anche la legenda dei simboli che vengono utilizzati nelle mappe. A questo proposito ricordiamo che i simboli presenti nel bollettino non si riferiscono solo ai capoluoghi di provincia ma anche ai comuni e alle aree collinari adiacenti.

Alla luce della previsione e degli effetti osservati, riteniamo che nel complesso la previsione di neve sulla piana sia stata comunque leggermente sovrastimata, anche se, come affermato in apertura, va tenuto conto della complessità e dell’eccezionalità della situazione meteorologica e dell’azione del vento a ridosso dell’Appennino.
Per migliorare la comunicazione in futuro, anche in virtù degli ultimi eventi, riteniamo utile adottare un nuovo simbolo meteo: “nevischio con accumuli scarsi o assenti”, da utilizzare in situazioni analoghe a quelle trascorse.