La fotogrammetria digitale per l'identificazione dei circhi glaciali
Consorzio
La fotogrammetria digitale per l'identificazione dei circhi glaciali Consorzio
     Circhi glaciali: cosa sono
    Un circo glaciale è una depressione semicircolare a forma di anfiteatro, dominata a monte da pareti rocciose e chiusa verso valle da una soglia rialzata.
(img da http://commons.wikimedia.org/wiki/ File:Glacial_Tarn_Formation.png)
   
     
     
   
    Stazione fotogrammetrica digitale 
Con l'obiettivo di individuare le forme geomorfologiche naturali da porre sotto tutela all’interno del piano paesaggistico, la Regione Toscana ha commissionato al LaMMA un progetto volto a individuare e circoscrivere i circhi glaciali presenti sul territorio toscano. I circhi glaciali sono formazioni geomorfologiche particolari presenti generalmente sugli archi alpini, formatesi nel corso dell'ultima glaciazione, terminata circa 15mila anni fa. In Toscana la ricerca si è concentrata sui crinali dell’Appennino Tosco-Emiliano e delle Alpi Apuane, nelle aree poste a quote più alte.

Metodologia 

Per l'esecuzione del progetto il LaMMA ha impiegato tecniche di fotointepretazione facendo ricorso anche alla fotogrammetria stereoscopica, che mettendo in risalto i rilievi e le valli nella visione tridimensionale ha permesso un miglior riconoscimento della morfologia dei circhi. 

Il lavoro ha previsto diverse fasi: 
  1. INDIVIDUAZIONE PRELIMINARE DELLE AREE 
    Per circoscrivere in via prelimiare le aree caratterizzare da un’alta probabilità di ospitare dei circhi, sono stati incrociati ed elaborati i dati già disponibili derivanti dal Continuum geologico della Regione Toscana, dalla banca dati geomorfologica (che aggiorna il Continuum) e dagli archivi digitali dei PTC (Piani Territoriali di Coordinamento) delle province di Massa Carrara e di Lucca, nei quali era già disponibile una prima individuazione dei circhi. 
     
  2. FOTOINTERPRETAZIONE STEREOSCOPICA 
    Attraverso uno specifico software (LPS-Erdas) si è provveduto a creare 11 modelli stereoscopici di 450 fotogrammi aerei forniti dalla Regione Toscana. Per l’attività di fotointerpretazione e digitalizzazione in modalità 3D, si è fatto ricorso ad una stazione di visualizzazione stereoscopica della Planar basata su tecnologia StereoMirror disponibile presso il LaMMA. La fotointerpretazione in visione tridimensionale è una tecnologia avanzata per la restituzione dell'informazione cartografica che si è rivelata estremamente utile per individuare gli elementi morfologici distintivi del circo glaciale.
     
  3. VERIFICA DI CAMPAGNA
    Per i casi in cui le forme del circolo non erano particolarmente sviluppate o si presentavano occultate in seguito a fenomeni erosivi, è stata organizzata in una verifica di campagna, tuttora in corso, in modo da controllare le situazioni più incerte con sopralluoghi sul campo.
    La maggioranza di queste situazioni si presenta sulle Alpi Apuane rispetto al crinale appenninico, per via della maggior pendenza su cui si sono impostati i ghiacciai nel corso dell'ultima glaciazione e per la quota media inferiore che ostacola la formazione dei circhi glaciali. 
Il lavoro ha permesso di identificare circa 80 forme geomorfologiche riconducibili a circhi glaciali o insiemi di piccoli circhi. Di questi, 50 sono localizzate lungo i crinali delle Alpi Apuane e 30 lungo i crinali dell’Appennino tosco-emiliano.

Foto di circhi glaciali sul Monte Sella (Apuane)    Delimitazione del circo glaciale di Monte Matto (App.nino Tosco-Emiliano - MS)
  Nell'immagine a destra il circo è delimitato da una serie di elementi: linee rosse che indicano le creste montuose che lo circondano; linee arancioni per i limiti supposti;  linea verde in basso che rappresenta la soglia di circo.
Il punto verde al centro identifica il pavimento del circo, ovvero la parte scavata sub-orizzontale.
 

 



Il lavoro si concluderà con la realizzazione del data base geografico dei circhi glaciali della Toscana che andrà a integrare la banca dati geomorfologica della Regione Toscana, realizzata dal LaMMA e dall'Università di Siena.

I circhi individuati nella cartografia saranno inclusi nel piano paesaggistico della Toscana al fine di individuare le aree da porre a tutela. Secondo la normativa vigente, infatti, gli enti territoriali e i soggetti pubblici devono garantire negli strumenti della pianificazione e del governo del territorio la preservazione delle caratteristiche morfologiche dei circhi glaciali nelle loro diverse componenti, al fine di tutelarne i caratteri di naturalità salvaguardando la stabilità dei versanti, gli habitat e le specie vegetali e animali. 


Link:
Regione Toscana - Piano paesaggistico adottato (Delib. Consiglio Regionale  n. 32 del 16 giugno 2009)
Regione Toscana - Nuovo Piano Paesaggistico in fase di elaborazione 
LaMMA - Derivate tematiche del Continuum Geologico