Soffia aria gelida sulla Toscana in questi giorni, e i venti tesi di grecale fanno scendere la sensazione di freddo anche di diversi gradi. Questi sono i primi effetti del blocco anticiclonico di matrice russa che nei prossimi giorni condizionerà pesantemente le condizioni meteorologiche sull'Italia e quindi sulla Toscana. Quando si parla di 'blocco anticiclonico' si intende una vasta area di alta pressione che insiste per più giorni su una medesima zona modificando in maniera significativa la normale circolazione atmosferica. In questo caso l'anticiclone di blocco è molto imponente e capace di occupare un'area che va dalla Siberia centrale alla penisola Scandinava con valori di pressione al suolo fino a 1062 hPa (HectoPascal, unità di misura della pressione atmosferica). L'area sulla quale insiste l'alta pressione è caratterizzata da temperature polari, che in alcuni casi raggiungono i -50°C. L'effetto di un simile blocco anticiclonico sulla normale circolazione atmosferica è paragonabile a quello di una chiusa rispetto ad un fiume; in questo caso il 'fiume' è rappresentato dalla corrente a getto proveniente da ovest che, trovando la strada sbarrata in corrispondenza dell'Europa, è costretta a spezzarsi in due tronconi: uno diretto verso l'Africa settentrionale e l'altro verso la Groenlandia (vedi immagine a fianco). Con questa configurazione la corrente dominante sull'Europa diventa di tipo orientale; infatti l'assenza del getto atlantico è sostituita dall'ingresso di masse d'aria di origine continentale in scorrimento sul bordo meridionale dell'anticiclone russo (ricordiamo che i venti attorno alle alte pressioni ruotano in senso orario nell'emisfero Nord). Per comprendere meglio si può immaginare l'alta pressione come la ruota di un mulino e l'aria fredda come l'acqua che ci scorre sotto (vedi immagine). In tutti quei casi in cui si ha una configurazione con circolazione invertita e le correnti siberiane raggiungono il Mediterraneo, si assiste solitamente, a causa del forte contrasto termico, alla formazione di minimi depressionari che possono causare marcati peggioramenti delle condizioni atmosferiche. Per quanto riguarda la Toscana gli effetti in termini di neve e freddo dipendono proprio dalla posizione dei minimi: se sufficientemente settentrionali possono recare estese precipitazioni nevose, se troppo meridionali incrementano notevolmente l'afflusso d'aria gelida. Freddo in arrivo: Le previsioni dei modelli per i prossimi giorni danno temperature "siberiane" a cui non siamo abituati. Tra giovedì e venerdì la temperatura a 1500 metri potrebbe scendere sui -14/-20 gradi (vedi immagine a inizio pagina), e complice il vento che accentua la sensazione termica di freddo, nel prossimo fine settimana nei capoluoghi delle zone interne della Toscana si avrà una percezione anche di -10°C/-15°C, come mostra bene anche il meteogramma elaborato dai colleghi del Centro interdipartimentale di Bioclimatologia dell'Università di Firenze su www.biometeo.it