Estate 2011: più calda e più secca
Consorzio
Estate 2011: più calda e più secca Consorzio

Per sintetizzare in poche parole l’estate 2011 (intesa come estate astronomica, ovvero 21 Giugno-22 Settembre e non climatologica 1 Giugno-31Agosto) in Toscana potremmo dire: più calda e più secca della media. Se questo riporta il dato generale dei tre mesi estivi, per descriverli meglio dobbiamo precisare che quella trascorsa è stata un’estate divisa in due fasi ben distinte e differenziate tra loro. 

La prima fase: grande variabilità
La prima fase dell’estate, fino alla fine del mese di Luglio si è contraddistinta per una forte variabilità dovuta alla mancanza di una robusta struttura anticiclonica sul Mediterraneo. Le ondate di calore, anche piuttosto intense, si sono intervallate a incursioni di aria più fresca nord-europea che hanno favorito condizioni di instabilità con precipitazioni localmente abbondanti.

A livello regionale non sono emerse particolari anomalie:

temperature icon    le temperature registrano valori lievemente più bassi rispetto alle medie del periodo 1961-1990, in particolare nelle zone interne della regione; di fatto il Luglio 2011 risulterà il più ‘fresco’ degli ultimi 10 anni.
  le piogge a livello regionale fanno registrare valori molto eterogenei dovuti agli intensi fenomeni temporaleschi dell’ultima decade di Luglio. Nel complesso non emergono anomalie notevoli di precipitazione rispetto alle medie 1961-1990, seppur localmente, in particolare sulle zone della Toscana meridionale, si sono registrati cumulati mensili anche notevolmente superiori alle medie.


La seconda fase: domina l’Anticiclone
Nella seconda fase dell’estate, dai primi di Agosto fino a fine estate (e anche oltre), l’anticiclone, spesso di matrice subtropicale in quota, ha decisamente dominato la scena sul Mediterraneo proteggendo la nostra regione dal flusso perturbato atlantico. Questa ha assicurato condizioni di persistente stabilità atmosferica, favorendo temperature decisamente superiori alle medie e pochissime piogge.

Le peculiarità e l’anomalia climatica di questa seconda parte dell’estate si evidenziano bene dai  dati meteo-climatici e agronomici.  

Temperature in Toscana: da metà Agosto a metà Settembre numerosi sensori termici regionali hanno registrato temperature massime costantemente superiori alle medie, in particolare nelle zone interne della regione (si riportano a titolo di esempio i dati registrati ad Arezzo)  

grafici temperature Arezzo

 

  • a Sesto Fiorentino dal 17 al 26 agosto non si è mai scesi al di sotto dei 36°C di massima.
  • a Firenze Peretola il 21 Agosto ha raggiunto i 40.5 °C, si tratta del valore più alto nella terza decade di Agosto dal 1951 (anno nel quale è stata attivata questa stazione), inoltre è il 6° valore più alto mai registrato in assoluto.
  • a Pisa San Giusto il 22 agosto ha raggiunto i 38.5°C, si tratta del valore più alto mai osservato dal 1951 (anno nel quale è stata attivata questa stazione).
  • la terza decade di Agosto sarà ricordata come una delle più calde degli ultimi decenni, con anomalie positive di temperatura massima fino a 6-7 °C nelle zone interne e in Maremma.


Anche le prime due decadi di Settembre hanno fatto registrare importanti anomalie termiche positive, fino a +4 °C sopra le media, in particolare le massime nelle zone interne della regione.

   PIOGGE - Per quanto riguarda le precipitazioni alcuni dati particolarmente significativi:
 
  • molte zone del territorio regionale non hanno visto cadere una goccia di pioggia per tutto il mese di Agosto. I pluviometri di Firenze, Arezzo, Pisa e Grosseto non riportano nemmeno una segnalazione di pioggia.
 
  •  il mese di Agosto è risultato eccezionalmente asciutto anche a livello nazionale, tanto che secondo dati dell’ISAC-CNR è risultato l’8° più secco degli ultimi 200 anni.

Una fine estate così calda e secca non può non aver ripercussioni anche sulle produzioni agricole.
Ne sta risentendo e ne risentirà in particolare la produzione di vino: secondo la Coldiretti la produzione di vino previsto per il 2011 si attesterà al di sotto dei 43 milioni di ettolitri come non accadeva dal 2007 e dal 1957, con una diminuzione rispetto al 2010 compresa tra il 10 e il 13%.