Le nuove tecnologie rappresentano oggi una grande opportunità per migliorare la risposta ai disastri e alle emergenze sul territorio. L'uso dei social media nelle emergenze è proprio uno dei temi centrali del progetto europeo "“Disaster 2.0 Using Web 2.0 applications and Semantic Technologies to strengthen public resilience to disasters.”", coordinato dalla Aston University (UK). Scopo del progetto è comprendere come alcuni stati Europei utilizzino o possano usare Web 2.0 applications (e.g. Twitter, Facebook, YouTube, Ushahidi) e semantic technologies in caso di disastri. L’obiettivo è di identificare e condividere buone prassi europee su: Tecnologie che istituzioni del governo nazionale e locale usano per comunicare al pubblico/popolazione; Modi innovativi di utilizzo di queste tecnologie, inclusi casi di studio su applicazioni web 2.0; Quali agenzie o organi governativi guardano con interesse alle nuove tecnologie (Web 2.0, semantic web, Web 3.0). Quanto sia diffuso l’utilizzo pubblico di queste tecnologie durante i disastri; Come queste tecnologie possano essere uno strumento a supporto degli attori del soccorso e della popolazione in caso di incidente e/o disastro. Grazie alla collaborazione al progetto di Nat-Risk e del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, in questi giorni i ricercatori inglesi sono in Italia per intervistare alcuni referenti di enti pubblici al fine di comprendere meglio lo stato dell’arte dell'uso di questi canali nel nostro paese. Nei giorni scorsi i ricercatori hanno incontrato a Torino i referenti dell’Università di Torino, della Regione Piemonte, del Centro Funzionale Regionale della Valle d’Aosta, dell’INGV, e altri esperti che hanno partecipato il 7 maggio al seminario organizzato dall’Università “Disaster2.0: are we ready?”. I ricercatori inglesi, che hanno visitato in Toscana il Centro Operativo Intercomunale della Val di Cecina, saranno il 9 maggio presso la sede LaMMA di Livorno, per discutere dell’esperienza LaMMA in quanto servizio meteo pubblico presente su Twitter con un canale @flash_meteo per l’informazione meteorologica. Con oltre 2500 followers @flash_meteo raccoglie una vasta comunità di utenti, tra i quali molte istituzioni e media di vario tipo, che nel corso di emergenze meteorologiche lo usano per aggiornarsi e ri-distribuire l’informazione alla comunità di utenti della rete. Sarà inoltre presentata la collaborazione del LaMMA con Metwit, l'applicazione social che permette di inviare segnalazioni meteo in tempo reale. Info sul progetto: http://www.disaster20.eu/