Il LaMMA ha preso parte ai lavori della Conferenza Nazionale ASITA che si è svolta presso la prestigiosa Reggia di Colorno, vicino Parma, dal 15 al 18 novembre 2011. Asita è una degli appuntamenti più importanti per chi si occupa di sistemi informativi geografici e ambientali ed ogni anno propone una rassegna delle più importante novità del settore e un ricco programma di convegni. Il LaMMA ha preso parte a questa ultima edizione con due interventi in due diverse sessioni: un lavoro presentato dalla Dott.ssa Manuela Corongiu all'interno della sessione Cartografia, sul tema "La rappresentazione cartografica derivata dal Database Topografico", svolto in collaborazione con i colleghi del CNR Ibimet; e un lavoro del Dott. Massimo Perna nella sessione dedicata al Monitoraggio Ambientale, sul tema "Analisi morfometrica del DTM e definizione di unità di paesaggio finalizzate alla realizzazione delle tipologie di suolo e delle unità cartografiche del bacino del fiume Ombrone (Regione Toscana)". La Dott.ssa Corongiu ha illustrato una sperimentazione effettuata dal LaMMA e dai colleghi dell'Ibimet CNR che, nell'ambito del progetto di ricerca AR.DI.TO. finanaziato da Regione Toscana, era finalizzata alla derivazione della rappresentazione cartografica dai dati di un Database Topografico (DBT), adeguando dinamicamente la simbologia agli oggetti topografici e salvaguardando la semiotica della rappresentazione della CT tradizionale. Sono stati sperimentati gli algoritmi di rappresentazione, implementandoli secondo le indicazioni dell’OGC contenute nei documenti di specifica dello Styled Layer Descriptor e del Symbology Enconding a partire da un insieme sperimentale di dati del DBT su piattaforma Open Source. Il Dott. Perna ha invece illustrato la metodologia che è stata utilizzata per realizzare la cartografia delle tipologie di suolo del bacino del fiume Ombrone, metodologia che ha fatto ricorso a tecniche moderne basate su elaborazioni GIS e su banche dati georeferenziate. Non essendo possibile realizzare un’analisi territoriale di dettaglio in modo continuo su tutto il bacino del fiume Ombrone, per motivi di costi e di tempi, si sono prese in considerazione aree campione rappresentative della variabilità del territorio in esame da cui, con tecniche di “classificazione automatica” e “classificazione semi-automatica” del territorio, si sono create le unità di paesaggio coerenti a quelle identificate come campione. Gli interventi sono visibili sul canale Youtube creato da Asita ai seguenti links: Sessione Cartografia, Dott.ssa Corongiu: http://www.youtube.com/user/ASITAVIDEO2011#p/u/7/UvLgtUA8Y6o (dal minuto 12:40 circa) Sessione Monitoraggio Ambientale, Dott. Perna http://www.youtube.com/user/ASITAVIDEO2011#p/u/12/9P_S32du-to (dal minuto 14:15 circa) Abstract: La rappresentazione cartografica derivata dal Database Topografico Manuela Corongiu (*), Tiziana De Filippis (**), Leandro Rocchi (**), Giancarlo Carrai (***) (*) Consorzio LaMMA, (**) CNR IBIMET, (***) SVALTEC s.r.l. Il presente lavoro s’inserisce nelle attività di ricerca relative alla derivazione della rappresentazione cartografica dai dati di un DataBase Topografico (DBT) definito secondo le specifiche dell’Intesa Stato Regioni ed Enti Locali sui GIS (IntesaGIS, 2006). In un contesto di effettiva interoperabilità in rete, le modalità di rappresentazione devono essere adeguate alle nuove funzionalità offerte dalla tecnologia informatica, essere conformi agli standard dell’OpenGeospatial Consortium (OGC) e nel contempo adottare una semiotica universalmente approvata e condivisa, come quella della ormai consolidata Cartografia Tecnica (CT). Quest’ultimo aspetto, in genere trascurato in un approccio puramente tecnologico, è tutt’altro che secondario, trattandosi di un vero e proprio linguaggio, pur nella sua accezione puramente grafica e simbolica. Obiettivo principale é stato quello di realizzare una modalità di rappresentazione dinamica degli oggetti del DBT a partire dalle proprietà della classe o delle singole istanze, senza richiederne una preventiva definizione sulla componente spaziale. La sperimentazione effettuata ha lo scopo di derivare la rappresentazione cartografica dai dati di un DBT a partire dalle modalità attualmente utilizzate nella CT di Regione Toscana (legende, simboli e regole), adeguando dinamicamente la simbologia agli oggetti topografici e con il vincolo importante di salvaguardia della semiotica della rappresentazione della CT tradizionale. La soluzione proposta consente un aggiornamento automatico della rappresentazione cartografica a fronte di un aggiornamento di un oggetto (istanza di una classe). Vengono definiti e sperimentati gli algoritmi di rappresentazione, implementandoli secondo le indicazioni dell’OGC contenute nei documenti di specifica dello Styled Layer Descriptor (OGC SLD, 2007) e del Symbology Enconding (OGC SE, 2006) a partire da un insieme sperimentale di dati del DBT su piattaforma Open Source. Analisi morfometrica del DTM e definizione di unità di paesaggio finalizzate alla realizzazione delle tipologie di suolo e delle unità cartografiche del bacino del fiume Ombrone (Regione Toscana) Mari Riccardo (*), Gardin Lorenzo (**), Nevini Roberto (**), Callegari Ivan (***), Perna Massimo (*), Manetti Francesco (*), Lavorini Guido (****), Nevini Iacopo (**), Arcidiaco Maria (***) , Bianconi Nadia (***), Ortolano Fabrizio (***) (*) Consorzio LAMMA, (**) Private consultant; (***) Centro di GeoTecnologie – Università degli Studi di Siena (****) Regione Toscana – Responsabile Posizione Organizzativa "Geologia e BD Geotematiche" Per paesaggio si intende quell’insieme di caratteristiche del territorio che distinguono una certa area di superficie terrestre da un’altra, e che tali caratteristiche sono il risultato non solo di forze naturali ma anche dell’azione dell’uomo. E’ largamente condiviso come esista una stretta corrispondenza fra determinati paesaggi e i suoli presenti su di essi. La metodologia per realizzare una copertura continua di unità di pedopaesaggio, cioè unità di paesaggio aventi attributi sui suoli presenti al loro interno per tutto il bacino del fiume Ombrone, si è basata su tecniche moderne basate su elaborazioni GIS e su banche dati georeferenziate. Non essendo possibile realizzare un’analisi territoriale di dettaglio in modo continuo su tutto il bacino del fiume Ombrone, per motivi di costi e di tempi, si è preferito procedere per aree campione rappresentative della variabilità del territorio in esame. Per la creazione di Unità di Paesaggio coerenti a quelle identificate nelle aree campione, sono state messe a punto delle tecniche di “classificazione automatica” e “classificazione semi-automatica” del territorio, che si basano in estrema sintesi sull’analisi di indici morfometrici derivati dal DEM, quali la pendenza, l’esposizione, la curvatura longitudinale ed orizzontale (concavità e convessità), la lunghezza dei versanti, la dimensione e la densità e il pattern di drenaggio. Queste tecniche hanno preso spunto da metodologie elaborate da vari autori (Hengl, T. and Rossiter, D.G., 2003; MacMillan et al., 1997). L’estrazione delle forme del terreno è stata effettuata su alcune aree campione scelte in modo da riflettere sia la variabilità morfometrica che quella dell’informazione pedologica presente all’interno del bacino del fiume Ombrone, al fine di testare il più possibile l’attendibilità delle tecniche di classificazione sia automatiche che semiautomatiche utilizzate.