La previsione dei temporali per l'allertamento
La previsione dei temporali per l'allertamento

Nonostante problematiche e limiti nella possibilità di prevedere i temporali, è comunque importante segnalare il rischio che tali fenomeni possono comportare, sulla base degli elementi conoscitivi e predittivi disponibili.

Cosa segnaliamo?

Ai fini dell'allertamento si è scelto di considerare solo i temporali forti, ovvero quelli che si prevede possano essere accompagnati da uno o più dei seguenti fenomeni meteorologici:
  • cumulata puntuale superiore a 40 mm/1h; 
  • intensità superiore ai 20 mm/15min;
  • grandinate di grandi dimensioni (diametro dei chicchi > 1 cm);
  • elevato numero di fulminazioni;
  • violenti colpi di vento e/o trombe d'aria.


Assegnazione del codice colore

Gli effetti dei temporali forti dipendono, oltre che dalla vulnerabilità del territorio e dall'intensità dei fenomeni associati, anche dalla durata del temporale, soprattutto per quanto riguarda gli effetti delle precipitazioni (colpi di vento, grandinate, trombe d'aria e fulminazioni possono invece essere presenti con la stessa intensità sia in quelli brevi sia in quelli persistenti). 
 
Nel sistema di allerta in generale il livello di allerta indicato dal codice colore è espressione sia dell’intensità del fenomeno che della probabilità di accadimento/estensione dei possibili effetti.
Nel caso del rischio temporali forti, viste le caratteristiche dei temporali e i limiti nella previsione, il colore è correlato soprattutto alla persistenza del fenomeno e alla probabilità di accadimento. 
 
I modelli permettono di individuare le zone in cui ci sono condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali in base alla quale si può stimare una maggior o minore probabilità di accadimento dei fenomeni stessi, ma non consentono di determinare dove, quando e quali caratteristiche avranno (quantitativi di precipitazione, intensità del vento, presenza della grandine). La stima del rischio e del relativo codice colore risultano estremamente difficili.
Il codice colore viene assegnato in base alla probabilità di accadimento e alla tipologia (intensità, durata, estensione spaziale) del fenomeno previsto, secondo il seguente schema:
 
 
 
 
Il codice colore usato per comunicare il rischio dei temporali forti indica quindi la probabilità che uno o più fenomeni si verifichino in un'area e la tipologia (intensità, durata, estensione spaziale) del fenomeno previsto.
 
Il codice giallo viene usato quando, in uno scenario caratterizzato da elevata incertezza previsionale, sono possibili fenomeni localmente intensi, di breve durata e di difficile localizzazione (isolati). In questo caso le aree "allertate" saranno sempre inevitabilmente più ampie di quelle in cui poi si verificheranno i temporali.
Il codice arancione viene usato quando sono previsti fenomeni molto forti e persistenti, a carattere sparso, diffuso e con una medio-alta probabilità di accadimento.
il codice rosso viene usato quando sono previsti fenomeni molto forti e molto persistenti, a carattere diffuso e con un'alta probabilità di accadimento.
Si tratta comunque in ogni caso di scenari caratterizzati da incertezza previsionale, soprattutto per i fenomeni legati allo sviluppo di singole celle temporalesche di dimensione ridotta o comunque non organizzati (tipicamente quelli estivi e autunnali). 
 
 
 
 
 

Localizzazione esatta e “falsi allarmi”

La previsione del temporale viene generalmente effettuata su di una aggregazione di aree di allertamento ed indica la probabilità che uno o più fenomeni si verifichino in quell'area. 
Visto il carattere locale del temporale, non tutti i comuni appartenenti all'area saranno interessati dal fenomeno ma per tutti i comuni vi è la stessa probabilità che questo accada.
Questo può far sì che una previsione corretta a livello di area venga considerata un falso allarme a livello di singola località.