Cos'è un temporale Un temporale è un fenomeno meteorologico che si sviluppa in condizioni di instabilità atmosferica, quando la formazione di nubi di tipo cumuliforme (cumulonembo) provoca uno o più dei seguenti effetti: fulmini e tuoni, piogge intense (forti rovesci), raffiche di vento e grandinate. Questi effetti si possono manifestare con intensità differenti: in alcuni temporali prevarranno le piogge intense, in altri le raffiche di vento, altri saranno caratterizzati da forti grandinate o da frequenti fulminazioni. I temporali hanno la caratteristica di svilupparsi in tempi rapidi, spesso interessando solo piccole aree del territorio, e possono poi evolvere e spostarsi in modo non lineare. Queste caratteristiche rendono la loro previsione molto incerta e possibile solo a poche ore dall'evento. Generalmente i temporali hanno una durata breve, da una decina di minuti a un'ora, ma possono esserci anche temporali persistenti, che si prolungano fino a 2-3 ore, o molto persistenti, che durano 3-6 ore e oltre. Quali sono le condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali? Le condizioni meteorologiche che portano allo sviluppo di temporali possono essere ben riconoscibili (forte perturbazione strutturata) o al contrario non avere delle forzanti meteo intense (è il caso dei temporali estivi, sviluppano durante le ore più calde e vengono chiamati anche termo-convettivi). In generale, temperature sopra la norma, elvati tassi di umidità, aria fredda in quota sono le condizioni di base perché si sviluppino fenomeni temporaleschi. L'aria riscaldata dal sole sulla superficie terrestre si espande, diventa più leggera e tende a salire. Se questa aria è sufficientemente umida, il vapore acqueo in essa contenuto condensa, formando goccioline di acqua e originando una nuvola cumulo. In un clima instabile, questi spostamenti d'aria verticali sono intensi e faciliteranno l'ingrandimento della nube, che si espande e si alza di quota. Le goccioline più alte si trasformano in cristalli di ghiaccio: il cumulo diventa un cumulonembo. Il cumulonembo è come un impianto termodinamico, crea un flusso tra il suolo e la nuvola, alimentato da aria calda e umida, immagazzina energia che viene “restituita” sotto forma di pioggia, e grandine fulmini. Tipi di temporali e stagioni… 1) Temporali non organizzati Sono fenomeni legati allo sviluppo di singole celle temporalesche di dimensione ridotta che interessano poche aree (o un'area anche estesa, ma in modo discontinuo e non organizzato) . Sono di breve durata (sotto i 60 minuti) e la forzante meteo è di debole intensità e non ben riconoscibile o in rapida evoluzione. Quando si verificano di solito? Quali caratteristiche? Le situazioni in cui generalmente si verificano sono due: 1) temperature elevate Si verifica tipicamente durante il periodo estivo, in particolar modo dopo un periodo di temperature sopra la media e elevati tassi di umidità, su cui va ad agire una debole forzante in quota (es. infiltrazioni di aria fresca alla media troposfera), creando condizioni di locale instabilità. Si sviluppano durante le ore più calde. Questa tipologia di temporali è generalmente in grado di portare precipitazioni di forte intensità istantanea (forti rovesci), con minor frequenza grandinate di grossa dimensione, forti colpi di vento e trombe d'aria. I fenomeni, seppur molto intensi, sono tuttavia di breve durata e generalmente di limitata estensione territoriale. 2) perturbazione in rapido spostamento Si può verificare tutto l'anno, anche se con minore probabilità durante l'inverno. Si verifica generalmente con il passaggio di una rapida perturbazione, associata alle consuete condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali (es: temperature sopra la norma, elvati tassi di umidità, aria fredda in quota). In questa situazione sono più probabili le grandinate di grosse dimensioni, le forti raffiche di vento e/o le trombe d'aria. Anche in questo caso, a causa del rapido spostamento della perturbazione, i temporali sono generalmente di breve durata, e gli effetti non insistono sulla stessa zona per lungo tempo. 2) Temporali organizzati Sono fenomeni legati allo sviluppo di celle temporalesche che interagiscono tra loro formando delle strutture organizzate (in linee o in agglomerati). Possono essere sia sparsi che diffusi, anche se i fenomeni più intensi spesso interessano solo porzioni ristrette di territorio. In presenza di forzanti meteo favorevoli, possono durare per periodi di tempo che superano l'ora, ma che possono estendersi anche alle 2-3 ore o più. Quando si verificano di solito? Quali caratteristiche? Normalmente si verificano durante il periodo autunnale in presenza di particolari condizioni atmosferiche. Anche se possono comportare fulminazioni, grandinate di grosso diametro e i colpi di vento e/o le trombe d'aria, sono gli effetti relativi alle intense e abbondanti precipitazioni torrenziali ad essere preponderanti. In determinate condizioni di conformazione del territorio può portare effetti estremamente pericolosi e repentini, quali le alluvioni lampo e le colate detritiche improvvise. 3) Temporali molto organizzati Sono fenomeni legati allo sviluppo di fronti temporaleschi organizzati che possono assumere dimensioni notevoli e interessare aree molto vaste di territorio. Avvengono in corrispondenza di una forte perturbazione organizzata, in cui i temporali sono soltanto una componente della fenomenologia (“a carattere temporalesco”), e quindi contribuiscono solo in parte alla diffusione, intensità e abbondanza delle precipitazioni (situazione che quindi presenta sia cumulati puntuali molto elevati in breve tempo sia cumulati medi molto significativi su vaste porzioni di territorio). Problematiche e limiti nella pevisione dei temporali Le caratteristiche dei fenomeni temporaleschi (rapido sviluppo, estensione limitata, evoluzione irregolare) rendono la loro previsione particolarmente difficile. Oltre allo stato dell'atmosfera, tra l'altro, la loro formazione ed evoluzione dipende dalle condizioni locali di temperatura e umidità del suolo, dal tipo di terreno, di vegetazione e dalla configurazione orografica (rilievi, ecc.), elementi che possono essere estremamente variabili e difficilmente prevedibili. Ad oggi i modelli meteorologici non sono sempre in grado di fornire indicazioni attendibili su fenomeni così locali e brevi. I modelli permettono di individuare le zone in cui ci sono condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali in base alla quale si può stimare una maggior o minore probabilità di accadimento dei fenomeni stessi, ma non consentono di determinare dove, quando e quali caratteristiche avranno (quantitativi di precipitazione, intensità del vento, presenza della grandine). Per la previsione dei temporali l'approccio probabilistico è quello più utilizzato e ritenuto più efficace e scientificamente valido: la previsione del temporale indica quindi la probabilità che uno o più fenomeni si verifichino in un'area. La previsione dei temporali per l'allertamento meteo