Alluvione 10-12 Novembre: report meteo dell'evento
Consorzio
Alluvione 10-12 Novembre: report meteo dell'evento Consorzio
   
Immagine da satellite Quicklook SPOT 5, HRG 10 m. Scena del 15/11/12 ore 9:48
Fonte: Spotimage-Astrium 
Nei giorni tra il 10 e il 12 novembre scorso, la Toscana è stata interessata in rapida successione da una serie di perturbazioni che hanno favorito intense precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale, risultati anche persistenti su porzioni limitate di territorio. Le zone più colpite sono risultate le provincie di Massa Carrara e, in maniera ancor più gravosa, quella di Grosseto, dove precipitazioni intense e persistenti hanno provocato le note e drammatiche esondazioni di torrenti e fiumi e i conseguenti allagamenti. Si sono osservate intensità orarie fino a 60 - 70 mm e cumulati in 24 ore fino a oltre 350 mm anche in zone, come il sud della Maremma, ove mediamente cadono 700 - 800 mm in un intero anno. 
 

La situazione sinottica

Eventi precipitativi intensi come questi si caratterizzano per il fatto che i temporali, già di per sé molto efficienti grazie al “lungo” afflusso di masse d’aria miti e particolarmente ricche di umidità veicolate dalle correnti di Scirocco, tendono a insistere per più ore nelle stesse zone auto-alimentandosi e auto-rigenerandosi in rapida successione.
Questo tipo di fenomeno si verifica solo in presenza di condizioni peculiari che sintetizziamo a seguito:
  • una profonda saccatura atlantica che raggiunge il Mediterraneo e si approfondisce fino all’entroterra algerino: questa configurazione favorisce il richiamo da sud di una massa d’aria particolarmente mite che si carica di umidità scorrendo su buona parte del Mediterraneo prima di raggiungere le coste tirreniche toscane.
  • la saccatura in un secondo momento si svincola dal flusso principale (fase di “cut-off”); va inoltre rafforzandosi sull’Europa orientale un robusto campo di alta pressione che funge da “blocco”: la depressione a questo punto si mantiene quasi stazionaria sul Mediterraneo, in quanto risulta da un lato non più collegata al flusso atlantico principale e dall’altro il suo naturale movimento verso levante risulta fortemente ostacolato dal “blocco” sui Balcani. In tali condizioni per più di due giorni si assiste sulla Toscana allo scontro tra la massa d'aria fresca e secca da nord (richiamata anche dalla depressione atlantica che scorre a latitudini molto settentrionali) con quella calda e umida proveniente dal sud del Mediterraneo. Tale configurazione favorisce l’attivazione di un fronte freddo e di una linea di convergenza che risultano stazionarie e che sono alla base della genesi dell'evento precipitativo intenso.
  • a questo va aggiunto il fatto che si assiste al progressivo allineamento tra le correnti in quota (300 hPa) e nei bassi strati (850 hPa) (shear unidirezionale) proprio in corrispondenza della linea di convergenza stazionaria: è proprio questa particolare allineamento delle correnti alle basse e alte quote che permette il fenomeno di autorigenerazione delle celle temporalesche. In caso di shear unidirezionale infatti i venti di caduta (downdraft) di una cella temporalesca tendono a riattivare una nuovo sollevamento di masse d’aria (updraft) e l’innesco di un nuovo sistema temporalesco destinato a insistere sulla stessa zona.
La concomitanza di tutti questi ingredienti ha permesso l’instaurazione delle condizioni ottimali per lo sviluppo di sistemi temporaleschi multi-cella che si autoalimentano e che insistono per ore sulla stessa area geografica, come è avvenuto sulla bassa Maremma in particolare.

 

Precipiazioni cumulate del 12 novembre 2012

L'evoluzione dell'evento

Nella prima parte del pomeriggio di Domenica 11 le precipitazioni temporalesche iniziano a formarsi sul Tirreno centro-settentrionale e si trasferiscono verso le coste tirreniche seguendo un flusso sud-occidentale alla media troposfera ed interessando in maniera più diretta il Lazio, l’Umbria, il nostro Arcipelago meridionale (Giglio e Giannutri) e lambendo la parte meridionale della Toscana. 
Le precipitazioni  intense  si sono verificate in particolare dalla sera dell'11 novembre fino alla mattina del 12 novembre e, dopo una breve pausa caratterizzata da piogge deboli, è ripresa una ulteriore intensa fase piovosa fino alla tarda sera dello stesso 12 novembre a cui sono seguite le ultime piogge fino alle prime ore del 13 novembre. 

Cumulati registrati nella giornata del 12 novembre:
  • nella zona di Grosseto si sono registrati cumulati massimi di 230-300 mm (cumulati nell’evento fino a 300-400 mm in 30 ore).
  • Sul basso senese e sull’aretino cumulati fino a 100-120 mm (cumulati nell’evento fino a 150-170 mm in 30 ore).
  • Sulle altre zone del senese e dell’aretino cumulati fino a 60-80 mm (cumulati nell’evento fino a 100-110 mm in 30 ore).  
Piogge così intense in una zona con quelle caratteristiche morfologiche hanno provocato le esondazioni e straripamenti di diversi corsi d'acqua.  
 
Il LaMMA ha prodotto un report meteo dedicato che ripercorre l’evento analizzando in dettaglio, anche con l'ausilio delle mappe e delle immagini da satellite, l’evoluzione della configurazione sinottica che lo ha provocato e la successione degli intensi e persistenti fenomeni precipitativi osservati. 
 

Per approfondire