LaMMA alla conferenza ASITA sull'informazione geografica
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LaMMA alla conferenza ASITA sull'informazione geografica Consorzio

Dal 6 al 9 novembre si svolge a Vicenza la sedicesima Conferenza Nazionale ASITA, uno degli appuntamenti più importanti in Italia per chi si occupa di sistemi informativi geografici e ambientali che ogni anno propone una rassegna delle più importante novità del settore e un ricco programma di convegni.

Oltre quaranta i temi individuati dal Consiglio Scientifico per questa ultima edizione, per mettere al centro della conferenza l’Informazione Geografica alla quale è oggi riconosciuto il ruolo chiave per tanti settori di intervento pubblico, dai database topografici alla eco-compatibilità dello sviluppo, dalla pianificazione urbana alle tecniche di geodesia spaziale, dall’idrografia alla geomatica forense. 
 
Il Consorzio LaMMA partecipa anche quest'anno alla Conferenza Nazionale Asita con due lavori scientifici inerenti la geomatica forestale e il monitoraggio marino. 
  • Monitoraggio satellitare della qualità delle acque dei mari Toscani: l’attività del progetto MOMAR, in programma per giovedì 8 novembre, nella sessione "Idrografia marina e delle acque interne, oceanografia, coste".   Il lavoro presenta l’attività di monitoraggio satellitare portata avanti dal Consorzio LaMMA nell'ambito del Progetto Momar, che ha previsto la messa a punto di un sistema semioperativo di valutazione della qualità delle acque dei mari Ligure e Tirreno antistanti la Toscana. Il sistema è basato sulle concentrazioni della biomassa fitoplanctonica, stimata mediante la concentrazione della clorofilla (Chl), della sostanza organica disciolta cromoforica (CDOM) e del materiale particellato non fitoplanctonico (NAP). Sono state misurate in situ sia le proprietà ottiche del mare che le concentrazioni dei principali componenti attivi nel determinare il colore del mare e sono state valutate le loro relazioni con la biomassa fitoplanctonica con lo scopo di calibrare localmente algoritmi esistenti o proporne di nuovi per migliorare l’efficienza delle stime di Chl, CDOM e NAP. In particolare è stata valutata la stima della Chl da satellite tramite l’applicazione di diversi algoritmi ad immagini MODIS, come mostra l'esempio riportato in immagine (mappe clorofilla web). Questo studio ha consentito di definire alcune linee guida preliminari che saranno utili per il monitoraggio operativo dell’area marina in esame.

 

  • Valutazione di dati LiDAR per la stima di parametri dendrometrici  in soprassuoli coetanei di pino domestico, in programma per giovedì 8 novembre nella sessione di "Geomotica Forestale".  Il lavoro presenta l'algoritmo sviluppato dal Consorzio per il riconoscimento delle singole chiome degli alberi utilizzando dati LIDAR ripresi da strumenti aviotrasportati. Il sistema elabora una grossa mole di dati, detti "nuvole di punti", ricostruiti sulla base dell'eco di ritorno dell'impulso laser. Sono dette “nuvole” perché essendo dati tipo x,y e z quando vengono rappresentati tridimensionalmente, come mostra l'immagine, appaiano come nuvole in dipendenza degli oggetti che ci sono sul terreno.  L'algoritmo permette di ricostruire l'altezza e la dimensione della chioma dei singoli alberi e quindi di stimare con precisione elevata il volume della pianta e quindi di tutta la foresta. Visti i risultati ottenuti, il LaMMA sta lavorando insieme al CNR Ibimet per sperimentare la bontà dell'algoritmo su aree boscate strutturalmente più complesse. Nell'immagine sotto un esempio di come funziona l'algoritmo sulle immagini Lidar.
Profilo prospettico di un'ipotetica linea che interpola i valori di altezza e di convergenza del DSM. Sulla base di questi parametri l'algoritmo riesce ad individuare le singole piante e definire il relativo perimetro delle chiome. 

 
Link della Conferenza ASITA