All'avvio dell'ultimo mese dell'estate meteorologica facciamo un primo bilancio sulle caratteristiche climatiche del periodo compreso tra gennaio e luglio 2013. Cominciando da luglio, va detto innanzitutto che il mese appena trascorso è risultato leggermente in controtendenza rispetto alla maggioranza dei mesi di luglio degli ultimi 10-15 anni; la temperatura media, infatti, è risultata la quarta più bassa dal 2003 compreso. Partendo dal 1998, invece, si pone a metà strada tra i mesi di luglio più caldi e quelli più "freschi". Prendendo a riferimento la climatologia 1971-2000, Luglio 2013 mostra un'anomalia positiva di circa 1 °C rispetto alla media attesa per il periodo. Per quanto riguarda lo stato del cielo il mese si è distinto per una spiccata instabilità pomeridiana con le maggiori piogge ed i temporali che hanno interessato soprattutto le zone interne centro-meridionali dove le precipitazioni sono risultate superiori alla media. A Siena ed Arezzo, ad esempio, si registrati surplus tra il 70 e il 100%. Sulle altre aree della regione precipitazioni inferiori alla media sulle pianure settentrionali e sull'Appennino tosco-emiliano, in media o al di sopra sull'Appennino tosco-romagnolo. Bilancio parziale 2013 Prendendo in esame l'andamento delle precipitazioni dall'inizio dell'anno, la Toscana risulta in netto surplus. Rispetto alla pluviometria media del periodo 1971-2000 i maggiori scarti si registrano sul centro-nord della regione. Surplus pluviometrici osservati per il periodo gennaio-luglio: 85% a Pisa e Massa 75% a Livorno 70% a Lucca 60% a Arezzo 50 % a Pistoia 40% a Firenze e Prato 35 % Siena 10% a Grosseto. Un andamento ben diverso da quello registrato lo scorso anno di questi tempi. Se confrontiamo infatti il periodo gennaio-luglio 2013 con quello 2012, scopriamo che al 31 luglio tutti i capoluoghi della regione mostravano deficit pluviometrici anche considerevoli (vedi immagine). Questo andamento non ci sorprende. Negli ultimi anni infatti si riscontra come sia aumentata la variabilità delle piogge, per cui a fasi con forti deficit pluviometrici si alternano fasi con marcati surplus. Anomalia termica Infine dando uno sguardo alla temperatura media dei primi sette mesi dell'anno, emerge come il periodo gennaio-luglio 2013 risulti, insieme al 2010, il secondo più freddo dal 1998, dietro soltanto al 2012. Le temperature risultano tuttavia in linea con la cimatologia 1971-2000. Per approfondire si veda anche la sezione grafici delle serie temporali con le anomalie dei cumulati di precipitazione sui capoluoghi toscani Nelle prossime settimane seguirà anche la pubblicazione del report meteo del mese di luglio, con gli approfondimenti dei singoli eventi e le sintesi decadali.