Alluvione Isola d'Elba, 2011 (foto La Repubblica) A seguito dell’intensificarsi di eventi alluvionali intensi e distruttivi, l’Europa ha emanato nel 2007 una specifica direttiva alluvioni (2007/60/CE) che affronta i problemi sociali, ambientali ed economici legati al verificarsi di questi eventi, fornendo agli stati membri le indicazioni necessarie per la gestione del rischio. Con il decreto legislativo n. 49 del 2010, l’Italia ha recepito la direttiva e si è impegnata a predisporre, entro il 2015, un quadro delle pericolosità e del rischio alluvionale e di redigere un adeguato piano di gestione per contenerne i danni. Regioni e autorità di bacino di rilievo nazionale sono gli enti preposti a rispondere agli obblighi previsti dalla normativa. Per la Toscana gli enti in carico, per le rispettive porzioni di territorio, sono le autorità di bacino nazionali (Arno, Tevere, Serchio, Po) e quelle interregionali, mentre per le restanti aree è la stessa Regione ad intervenire, tramite il settore Prevenzione del Rischio Idraulico e Idrogeologico. Per la realizzazione degli adempimenti la direttiva individua essenzialmente tre fasi: Fase 1 - Valutazione preliminare del rischio di alluvioni; Fase 2 - Elaborazione di mappe della pericolosità e del rischio di alluvione; Fase 3 - Predisposizione ed attuazione di piani di gestione del rischio di alluvioni. Per la prima fase di valutazione del rischio, si è deciso di far riferimento a quanto già prodotto con i PAI, i Piani di Assetto Idrogeologico, che da oltre dieci anni costituiscono un punto di riferimento essenziale per la pianificazione urbanistica e per la gestione delle alluvioni. Le fasi successive sono in corso di svolgimento. Pericolosità e mappe di rischio I bacini su cui sta lavorando il LaMMA A partire dai PAI sono state definite le mappe di pericolosità, secondo i criteri individuati dalla legislazione, con tre diversi scenari di pericolosità (P1, P2, P3) corrispondenti ad eventi di diversa intensità e con tempi di ritorno variabili dai 30 anni, alluvioni frequenti, ai 500 anni, alluvioni di estrema intensità. In questo contesto il Consorzio LaMMA ha fornito supporto al settore Difesa del suolo della Regione Toscana, per la mappatura del rischio sulle aree escluse dai principali bacini, ovvero le aree Toscana Nord, Toscana Costa, Ombrone e Fiora. Le diverse autorità di bacino e il LaMMA stanno lavorando in modo coordinato per omogeneizzare la metodologia utilizzata per la definizione della matrice di rischio a livello toscano. Conformandosi a quanto indicato nella legislazione vigente, si sono individuate per ciascuna aree le mappe di danno potenziale, basate sull’individuazione e localizzazione degli elementi esposti (abitazioni, ospedali, scuole, strade, infrastrutture strategiche, beni culturali, ecc.). Questi elementi sono stati derivati dall’integrazione della cartografia di Uso Suolo (realizzata dal LaMMA per la Regione Toscana e aggiornata al 2010) con altri elementi della cartografia tecnica regionale. Gli elementi individuati sono stati quindi raggruppati secondo le macrocategorie definite dalla direttiva e dalla legislazione nazionale e a ciascuno di essi è stata assegnato un determinato livello di danno potenziale. Il risultato della sovrapposizione tra le mappe di danno potenziale e la mappa di pericolosità, derivante dai PAI, fornisce la mappa di rischio per ciascuna area. Si veda l'esempio a seguito. Mappa di pericolosità (dettaglio Toscana Costa) Mappa danno potenziale (dettaglio Toscana Costa) Mappa di rischio (dettaglio Toscana Costa) Per un maggior dettaglio sulla metodologia si possono consultare i materiali presentati agli incontri già organizzati dalla Regione. La partecipazione pubblica La direttiva prevede che la popolazione sia informata su quanto si sta facendo per la gestione del rischio alluvioni. In quest’ottica sono stati organizzati alcuni incontri in Toscana volti ad informare la cittadinanza su come si sta intervenendo a livello regionale per il "Programma delle attività per la redazione del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni". A completamento di ciò e per facilitare al partecipazione dei cittadini e dei soggetti interessati è stato predisposto un questionario, con una breve introduzione esplicativa, per avere indicazioni più precise sul livello di conoscenza della materia del rischio di alluvioni e per avere anche contributi concreti da enti e cittadini per la predisposizione degli atti di pianificazione. Tutti sono invitati a compilarlo in modo da contribuire alla costruzione del quadro conoscitivo regionale. Link utili: Regione Toscana "Piano di Gestione del Rischio alluvioni" Incontri di partecipazione pubblica Documenti utili Direttiva Alluvioni 2007/60/CE Decreto legislativo 49/2010 Presentazione Lamma "Valutazione del rischio alluvioni"