L'autunno è quasi alle porte, ma chi è in vacanza al mare in questo periodo gode di uno dei periodi dell'anno in cui il mare è più caldo. Il mare, infatti, assorbe e riemette calore molto più lentamente della terraferma, per cui dopo aver immagazzinato nei mesi estivi una grande quantità di energia dal sole, a settembre la temperatura dell’acqua è spesso più gradevole di quella di inizio estate. E’ lo stesso meccanismo che d’estate rende il mare al tramonto è più caldo e gradevole delle prime ore del mattino, anche quando il sole è già alto sull’orizzonte. Un’indicazione su quanto è caldo adesso il mare si può avere consultando le mappe di SST (Sea Surface Temperature, temperatura superficiale del mare) elaborate dal LaMMA tramite le osservazione satellitari. Nell’ultima settimana, come mostra l’immagine, in media la temperatura sup. del Mediterraneo è stata tra i 22° e i 27°C secondo le zone, sui 23°C in Toscana. Quest anno poi è ancora più caldo della media, per effetto della grande quantità di energia accumulata durante l’ondata di calore di fine agosto. Il LaMMA ha sviluppato una procedura operativa per la stima in tempo reale della temperatura superficiale del mare (SST). La procedura elabora i dati del satellite METEOSAT di seconda generazione (MSG) nei canali spettrali dell'infrarosso termico; le osservazioni consentono di avere un dato ogni 15 minuti, con risoluzione spaziale di circa 4.5 km alle nostre latitudini. Tramite successive elaborazioni è possibile quindi costruire il ciclo giornaliero della SST e ridurre la superficie coperta da nubi, che impediscono l’osservazione diretta della superficie del mare e quindi la misura di SST. Le stime da satellite si riferiscono alla temperatura superficiale del mare, quindi al pelo dell’acqua (circa il primo mm di profondità). I 24°C del Mar Tirreno non è detto quindi che corrispondano alla nostra sensazione termica durante il bagno, sensazione che dipende da molteplici fattori, come la temperatura esterna, le condizioni di vento, la conformazione della costa, e non ultimo dal fatto che stando immersi in mare il nostro corpo è a contatto con masse d’acqua che, durante il giorno, dopo i primi 30-60 centimetri possono risultare più fredde di qualche grado di quelle superficiali. SST come INDICATORE della AREE PESCOSE La stima della SST è un indicatore molto utile in molteplici ambiti, che spaziano dal miglioramento delle previsioni meteorologiche, alla determinazione di aree potenzialmente ricche di nutrienti e quindi pescose. Il Mar Mediterraneo, con il suo clima temperato, presenta importanti variazioni di temperatura stagionali, e i pesci che vi abitano reagiscono a queste variazioni alterando il proprio comportamento per adattarlo all'ambiente. Ecco che conoscere come cambia la temperatura del mare, è una delle informazioni fondamentali per individuare aree e periodi favorevoli alla riproduzione e allo sviluppo delle specie ittiche. Inoltre la temperatura superficiale del mare è un fattore determinante nell’innesco di eventi precipitativi molto intensi, perché determina l’energia disponibile ad alimentare sistemi temporaleschi molto profondi. Variazioni di 2°-3°C possono ad esempio determinare la genesi o meno di grossi sistemi a multi-cella che, abbattendosi sulla zone costiere, danno poi origine a situazioni di grave rischio meteorologico e idrogeologico. Mappe di SST con grande dettaglio spaziale e temporale (5 km e 15 minuti) sono quindi un utile sorgente di informazione da assimilare in modelli meteorologici, per migliorarne le capacità previsionali. Vedi: Mappe SST da satellite