Tipi di cute L’effetto dannoso della radiazione UV non dipende soltanto dalla dose ricevuta, ma anche dalla sensibilità dei vari individui. La cute umana viene classificata in quattro gruppi sulla base della sua capacità di abbronzarsi. Questa classificazione è presentata nella tabella 2, che fornisce anche la dose approssimativa (in J/m2) necessaria a provocare l’arrossamento della cute (1 MED). Quindi 1 MED varia al variare dei tipi di cute. Tipi di cute per le popolazioni europee Tipo di pelle Si abbronza si scotta capelli occhi 1MED I mai sempre rossi blu 200 J/m2 II talvolta talvolta biondi blu/verdi 250 J/m2 III sempre rararmente castani marroni 350 J/m2 IV sempre mai neri marroni 450 J/m2 Tempo di esposizione consigliato Fotosensibilità alta - pelle tipo I e neonati >60 minuti occhiali da sole 30 minuti occhiali da sole, cappello, maglietta 20 minuti occhiali da sole, cappello, maglietta, stare all'ombra meno di 5 minuti stare al chiuso Fotosensibilità media - pelle tipo III >60 minuti 30 minuti 20 minuti meno di 5 minuti Esposizione al sole La cute e gli occhi sono gli organi sottoposti alla maggiore esposizione ai raggi ultravioletti solari. Sebbene i capelli e le unghie siano anch’essi ben esposti sono molto meno importanti dal punto di vista medico. L’esposizione ai raggi ultravioletti può produrre sia effetti cronici che acuti sulla cute, sugli occhi e sul sistema immunitario. Gli effetti acuti includono l’eritema della pelle e la fotocheratite degli occhi. Gli effetti cronici sono il cancro della cute ed il suo precoce invecchiamento, mentre gli effetti cronici sugli occhi includono la cataratta, ecc. Mentre la radiazione UV-B causa l’eritema e vari tumori della pelle, la radiazione UV-A ha un principale effetto sui tessuti sottocutanei e può alterare la struttura delle fibre elastiche e quindi provocare un precoce invecchiamento della pelle. E’ comunque importante sapere che la pelle possiede una certa capacità di adattamento parziale alla radiazione UV grazie alla produzione della melanina, cosa che invece non è possibile per l’occhio umano. Protezione della cute La cute è ben protetta dagli abiti. Una maglietta, un cappello ed un paio di pantaloni proteggono molto bene dalla radiazione solare. Abiti trasparenti alla radiazione UV devono essere indicati chiaramente. Le parti di cute che non sono protette dagli abiti dovrebbero essere protette mediante l’impiego di creme solari contenenti filtri UVA e UVB. Alla prima esposizione al sole della stagione si raccomanda l’uso di creme solari con fattore di protezione (SPF) di 15, mentreper i bambini sarebbe necessario salire fino a 20. Un’attenzione particolare va rivolta per i bambini ed i neonati. Inoltre è da considerare che il potere protettivo di una crema solare, oltre che dalla qualità della stessa, dipende dalla corretta applicazione della crema. Per la maggior parte degli individui adulti la corretta quantità di crema da impiegare corrisponde a circa 30-40 grammi (una mano piena) al fine di ottenere l’effetto del fattore di protezione dichiarato. Le creme vanno applicate prima dell’esposizione al sole e subito dopo ogni bagno. Le creme, se opportunamente utilizzate proteggono da scottature, tumori della pelle ed dal suo invecchiamento. Creme solari e fattori di protezione Il fattore di protezione solare delle creme solari indica quanto più a lungo tu possa stare esposto al sole senza scottarti, impiegando la crema, rispetto al tempo che vi potresti permanere senza. Per esempio, se il tuo tempo di esposizione consigliato è 30 minuti, utilizzando una crema con fattore protettivo 8 il tempo di esposizione sale di 8 volte e cioè fino a 4 ore (senza scottarsi). E’ da notare come applicando più volte la stessa crema, non si aumenta il tempo di esposizione consigliato – cioè non esiste un effetto additivo; l’unica cosa che si può fare per aumentare il tempo di esposizione è quella di utilizzare una crema con fattore protettivo maggiore. Inoltre, la crema applicata un giorno non ha più effetto il successivo, l’effetto protettivo esiste solo nel giorno stesso dell’applicazione. Creme con fattori protettivi superiori a 30 non hanno molto senso e sono prodotti principalmente per scopi commerciali. Oltre al tipo di cute, anche alcune reazioni cutanee o oculari possono modificare la sensibilità alla radiazione ultravioletta. Tali reazioni di fotosensibilità possono essere causate da numerosi agenti interni o esterni. Alcune droghe, antibiotici, o vari tipi di antiinfiammatori, antimicrobici, profumi ecc. possono favorire eritemi anche per basse dosi di radiazione UV. Protezione degli occhi Gli occhi possono essere protetti da occhiali con lenti dotate di filtri UVA e UVB, il tipo di filtro deve essere indicato dal produttore. Occhiali con filtri UVA e UVB sono particolarmente indicati per i bambini poiché la trasmissione della radiazione UV negli occhi è maggiore nei bambini che negli adulti, essendo la loro retina meno spessa. Gli occhiali senza filtri UV non dovrebbero essere utilizzati. Una semplice guida per l’adozione delle misure protettive per diversi livelli di indice UV e per le cuti più sensibili (cute di tipo I e neonati) e per cuti più tolleranti (tipo III) è presentata in tabella 4. Questa guida rappresenta soltanto indicazioni sommarie ed è un esempio di come il pubblico potrebbe essere informato. Fotosensibilità media - pelle tipo III