Provincia di Firenze - Bolletino Frumento del 2025-06-26

Fenologia

Empoli (Corniola)

Sono monitorate varietà di frumento tenero, a maturazione media

Gambassi Terme

Sono monitorate varietà di frumento duro, a maturazione media

Montespertoli

Sono monitorate varietà di frumento tenero, a maturazione media

Fenologia

Empoli (Corniola)

Frumento tenero: Maturazione piena

Gambassi Terme

Frumento duro: Maturazione piena

Montespertoli

Frumento tenero: Maturazione cerosa

Oidio

Empoli (Corniola)

Frumento tenero: in raccolta, dati non rilevati

Gambassi Terme

Frumento duro: in raccolta, dati non rilevati

Montespertoli

Frumento tenero: Nessuna presenza

Ruggini

Ruggine gialla

Empoli (Corniola)

Frumento tenero: in raccolta, dati non rilevati

Gambassi Terme

Frumento duro: in raccolta, dati non rilevati

Montespertoli

Frumento tenero: Nessuna presenza

Ruggine bruna

Empoli (Corniola)

Frumento tenero: in raccolta, dati non rilevati

Gambassi Terme

Frumento duro: in raccolta, dati non rilevati

Montespertoli

Frumento tenero: presenza bassa (<5%)

Septoria

Empoli (Corniola)

Frumento tenero: in raccolta, dati non rilevati

Gambassi Terme

Frumento duro: in raccolta, dati non rilevati

Montespertoli

Frumento tenero: presenza alta (>25%)

Fusariosi

Empoli (Corniola)

Frumento tenero: in raccolta, dati non rilevati

Gambassi Terme

Frumento duro: in raccolta, dati non rilevati

Montespertoli

Frumento tenero: Nessuna presenza

Rischio fusariosi

Frumento duro e Frumento tenero: il modello previsionale sulla fusariosi evidenzia al momento “Nessun rischio” presente al momento

Note

Con alcune differenze tra gli areali, la coltura ha raggiunto o è prossima a raggiungere la fase fenologica di maturazione piena. Dove la coltura soddisfa i parametri di umidità, prepararsi alla raccolta nelle prossime settimane.

Essendo ormai conclusa la fase fenologica della maturazione, non è necessario trattare.

Si riportano le schede tecniche per le colture cerealicole del 2025 accessibili ai seguenti link.

Link al disciplinare

https://agroambiente.info.regione.toscana.it/agro18/mod_aedita_disciplinare

Provincia di Firenze - Bollettino Olivo Integrato del 2025-06-26

Fenologia

la fase fenologica procede l'accrescimento drupe

Occhio di pavone

Monitorare la situazione, in questa fase le eventuali macchie sono molto ben visibili.
Non sono al momento necessari trattamenti, evidenziare i campi che hanno gli attacchi più forti per pianificare gli interventi eventuali di fine estate/inizio autunno

Mosca delle olive

I dati inverno/primaverili su cui si basa il report sul rischio di infestazione della prima generazione di mosca a luglio indicano una situazione in generale meno pericolosa dello scorso anno.

Nel complesso per il 2025 si presentano elementi abbastanza in linea, infatti un andamento climatico con rischio inferiore al 2023 e al 2024 si voli in netto calo e una unico elemento in contrapposizione potrebbe essere la carica residua media (potrebbe comunque aver contribuito ad aumentare la probabile popolazione invernale ridotta ??).

Da sottolineare un andamento fenologico dell’olivo abbastanza Fioritura ed allegagione in anticipo (in linea con il 2024 ma più disomogeneo sul territorio).

Le le elaborazioni del modello di rischio portano ad avere un indicazione media provinciale nel 2024 medio e nel 2025, costante, medio

Con le indicazioni di massima come di seguito riportate:

Aree a rischio medio: inizio del monitoraggio dei voli degli adulti a partire dalla prima metà di luglio (soprattutto negli oliveti dove si pensa di adottare strategie repellenti, antideponenti e adulticida) e dell’infestazione delle olive dalla metà luglio.

Indicazioni che potrebbero essere modificate in corso d’opera in base ai primi rilievi di campo, campionamenti al binoculare ed analisi dei dati nelle aree monitorate.

Il report dettagliato con le valutazione e le considerazioni complete è scaricabile al seguente link, clicca qui

Strategie di difesa

Non sono al momento necessari trattamenti. Effettuare tutte le considerazioni per poter impostare le strategie di difesa da mettere in atto nei prossimi mesi, in base ad esempio alla superficie degli appezzamenti sarà possibile usare attrattivi alimentari avvelenati o cattura massale (superfici di maggiori dimensioni - almeno 3-4 ha ma se più grandi meglio), mentre sui piccoli appezzamenti sono più efficaci le strategie repellenti/antideponenti. Per chi ha scelto di installare le trappole da monitoraggio o per la cattura massale è opportuno provvedere ad ordine i prodotti scelti e pianificare il posizionamento entro le prima metà di luglio

Ricordiamo che le strategie preventive con repellenti/antideponenti e adulticida possono essere utilizzate in integrato e molte in biologico.

Per chi opera integrato tali strategie permettono di ridurre gli effetti del dittero mantenendo la possibilità di usare prodotti ovo-larvicida in caso i monitoraggi evidenziassero nel corso della stagione livelli di infestazione tale da essere necessari.

Per fare un esempio pratico, la strategia adulticida ha l'obiettivo di contenere la popolazione di adulti, ma in caso di situazioni in cui il numero degli adulti dovesse essere molto elevato e riuscissero comunque ad ovodeporre, se superata la soglia di intervento sarà possibile intervenire con ovo-larvicida. Non è un raddoppio dei costi ma un modo ridurre l'uso di insetticida poco selettivi e sfruttare al meglio i trattamenti a disposizione in etichetta essendo protetti in quelle fasi in cui le ovodeposizioni basse si prolungano per più settimane. Riportiamo il link alla nota tecnica sulla difesa della mosca, in cui sono riassunte tutte le possibili strategie. scarica qui

Rogna dell'olivo

Monitorare i campi o le piante colpite per intervenire in modo adeguati nelle varie pratiche colturali.

Provincia di Firenze - Bollettino Vite Biologico del 2025-06-26

Fenologia

Le fasi fenologiche prevalenti sono "acino pisello" e "pre-chiusura del grappolo".  E' stata osservata una certa disomogeneità tra le varie zone della provincia, andando da "acino grano di pepe" a "grappolo chiuso".

Peronospora

Continua ad essere riscontrata la presenza di sintomi su foglia e su grappolo con incidenza bassa. Le alte temperature stanno rallentando lo sviluppo, ad eccezione di alcuni situazioni non ben gestire in precedenza. Dove il parassita è attivo e in sporulazione, si consiglia di mantenere la vegetazione protetta con olio essenziale di arancio dolce a sporulazione avvenuta, che funziona come stoppante. Nelle aziende in cui non è stata osservata la presenza di macchie d'olio, è possibile allungare i turni di copertura, intervenendo eventualmente in base alle condizioni meteorologiche con prodotti a base di rame a maggior persistenza, integrandolo con induttori di resistenza (laminarina, cerevisane). Si ricorda di attenersi al Regolamento UE 1981/2018, che ha limitato la quantità di rame utilizzabile sulle colture a una dose di 28 kg/ha in 7 anni.

Principi attivi
Prodotti rameici
Olio essenziale di arancio dolce
Cerevisane

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Cliccare nel seguente link per accedere ad una galleria fotografica dei sintomi della peronospora.

Botritis

A partire dalla fase di allegagione e fino alla “prechiusura del grappolo” è possibile intervenire con antibotritici, preferibilmente dopo aver proceduto al diradamento della vegetazione in modo da bagnare bene i grappoli. E' possibile utilizzare prodotti microbiologici ad azione preventiva (a titolo di esempio: Bacillus subtilisB. amyloliquefaciensPhytium oligandrumAureobasidium pullulans) e mezzi chimici di origine naturale (eugenolo+timolo+geraniolo). Si ricorda che mezzi di difesa agronomici, quali sfogliatura e sfemminellatura (nelle zone intorno al grappolo) e, laddove necessario, cimatura, sfavoriscono il crearsi di un microclima adatto allo sviluppo di botrite (e anche di oidio) e migliorano l'efficacia dei trattamenti.

Principi attivi e ausiliari
Bacillus subtilis* * Bacillus subtilis: consigliato in pre-raccolta anche con infezioni in atto, assicurando una buona bagnatura del grappolo
Aureobasidium pullulans
Bicarbonato di potassio
Pythium oligandrum
Eugenolo+Geraniolo+Timolo
Bacillus amyloliquefaciens

Cerevisane
Saccharomyces cerevisiae
Trichoderma atroviride
Trichoderma asperellum
Trichoderma gamsii
Laminarina
Metschnikowia fructicola

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Oidio

Non sono stati segnalati sintomi. Allo stato attuale, le condizioni ambientali permangono favorevoli allo sviluppo del patogeno. Nei vigneti particolarmente soggetti agli attacchi di questo parassita e laddove si sono manifestate infezioni tardive nella scorsa annata, il rischio di infezione resta elevato. E' possibile effettuare interventi con prodotti di contatto (zolfo bagnabile o liquido alternando con la formulazione in polvere, bicarbonato di potassio) abbinati a induttori di resistenza (laminarina, cerevisane) e/o a bioagrofarmaci (a titolo di esempio: Bacillus pumilus). Si ricorda che l'olio essenziale di arancio dolce utilizzato come antiperonosporico è efficace anche per contrastare l'oidio. È possibile utilizzare in via preventiva COS-OGA (2-3 interventi ripetuti perché si manifestino i primi effetti). Si raccomanda di leggere sempre scrupolosamente le etichette dei prodotti e i disciplinari di riferimento. Occorre considerare anche che le prime infezioni possono sfuggire alla vista a causa delle sporulazioni poco vistose e localizzate nelle parti più interne della chioma.

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Principi attivi e ausiliari
Ampelomyces quisqualis
Zolfo
Bicarbonato di potassio (a)
Olio essenziale di arancio dolce
Laminarina
Cerevisane
COS-OGA
Bacillus pumilus
Bacillus amyloliquefaciens
Eugenolo+Geraniolo+Timolo
Polisolfuro di calcio
Soglie e criteri di intervento

Interventi chimici

Zone ad alto rischio: fino alla pre-fioritura, intervenire preventivamente con antioidici di copertura; dalla pre-fioritura all'invaiatura, intervenire alternando prodotti sistemici e di copertura.

Zone a basso rischio: intervenire cautelativamente nell'immediata pre-fioritura e proseguire gli interventi alternando prodotti sistemici e di copertura.

Sostanze non soggette a limitazioni d'uso per avversità

(a) max 8 interventi per singola s.a.

Tignoletta della vite

Il secondo volo di tignoletta è in atto sia nelle provincie litoranee che nelle aree più interne. Sono presenti sugli acini uova appena deposte, uova con larve a testa nera, uova schiuse e larve di prima e seconda età. A chi non avesse già effettuato un trattamento ovo-larvicida, si consiglia di intervenire prima possibile con un larvicida al superamento della soglia di tolleranza che può variare, nei diversi contesti regionali, dal 3 al 10% di grappoli con uova o giovani larve.

Principi attivi e ausiliari Limitazioni d'uso
Confusione sessuale                                  Bacillus thuringensis (*)
(*) Bacillus thuringensis: quando si interviene a fine agosto-prima settimana di settembre, il trattamento ha eetto anche sulla tignola rigata soprattutto su varietà rosse a maturazione medio tardiva o tardiva
Azadiractina

Tignola rigata della vite

Le prime catture nelle trappole a feromoni installate a fine marzo sono state registrate nelle province di Livorno e Grosseto intorno alla metà di aprile, divenendo più consistenti nella prima settimana di maggio e proseguendo anche nell’ultimo rilievo condotto a Bolgheri il 29 maggio, con una media di 6 maschi per trappola (su 10 trappole considerate). Al momento le catture si mantengono relativamente ridotte e non si notano, tranne rari casi, larve sui grappoli. Si raccomanda di proseguire con il monitoraggio dei maschi con trappole a feromoni, o iniziarlo quanto prima, per poter osservare l’andamento dei voli nel corso della stagione e poter così programmare eventuali rilievi in vigneto e/o interventi tempestivi con insetticidi. Precise indicazioni per il contenimento delle popolazioni del lepidottero saranno fornite a partire dal mese di luglio.

Scaphoideus titanus

Si osservano in prevalenza forme giovanili di IV e V età (rispettivamente ninfe di seconda e terza età), sia in vigneti delle province litoranee (Massa Carrara e Lucca) che in vigneti delle province più interne (Arezzo, Firenze e Siena). Come riportato nell'Allegato 1 al decreto n. 107223 del 21/05/2025, esistono quattro zone di applicazione, in riferimento al numero di interventi insetticidi obbligatori (pagina 9 dell'Allegato 1) da compiersi in protocollo di gestione integrata o in protocollo di gestione biologica. L'elenco dei prodotti ammessi è disponibile nella Scheda C dell'Allegato 2.

Indicazioni per interventi nelle tre zone

Zona infestata in eradicazione in biologico: si consiglia di intervenire prima possibile (entro il 30 giugno) con il terzo e ultimo trattamento obbligatorio con prodotti a base di piretrine.

Zona infestata in contenimento e zona cuscinetto in biologico: si consiglia di intervenire prima possibile (entro il 30 giugno) con una delle sostanze attive ammesse in biologico e riportate nella Scheda C dell’Allegato 2. Tenendo conto della scarsa efficacia di alcuni principi attivi sugli attuali stadi di sviluppo dell’insetto, l’intervento con piretrine è fortemente consigliato.

Zona indenne con presenza accertata di S. titanus in biologico: nel caso non sia stato effettuato il secondo trattamento obbligatorio si consiglia di intervenire prima possibile con una delle sostanze attive ammesse in biologico e riportate nella Scheda C dell’Allegato 2; tenendo conto della scarsa efficacia di alcuni principi attivi sugli attuali stadi di sviluppo dell’insetto, l’intervento con piretrine è fortemente consigliato.

Indicazioni per vivaisti viticoli

Si consiglia di intervenire prima possibile (entro il 30 giugno) con il terzo e ultimo trattamento con prodotti a base di piretrine.

Per quanto riguarda il caolino, gli interventi con detto corroborante, pur mostrando una discreta efficacia, possono essere di supporto ai trattamenti con prodotti fitosanitari, ma non sono riconosciuti tra i trattamenti obbligatori contro lo scafoideo.

Note

Note informative e metodologiche

I bollettini sono redatti dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa.

Il servizio viene erogato in osservanza in base a quanto previsto dal D.L. 150/2012 “Attuazione della Direttiva 128/2009 CE che istituisce un quadro di azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.

L’obiettivo perseguito è quello di fornire alle aziende agricole supporti tecnici per l’applicazione delle prescrizioni di difesa integrata introdotti dal PAN, in ottica di sistema di supporto alle decisioni, che rimangono comunque di esclusiva competenza delle aziende.

I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per le varie aree viticole, usando come vitigno di riferimento il Sangiovese (laddove possibile). Oltre alla fase fenologica, vengono rilevate intensità e diffusione delle principali avversità.

I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nelle pagine dedicate del portale.

Provincia di Firenze - Bollettino Olivo Biologico del 2025-06-26

Fenologia

la fase fenologica procede con l'accrescimento drupe

Occhio di pavone

Monitorare la situazione, in questa fase le eventuali macchie sono molto ben visibili.
Non sono al momento necessari trattamenti, evidenziare i campi che hanno gli attacchi più forti per pianificare gli interventi eventuali di fine estate/inizio autunno

Mosca delle olive

I dati inverno/primaverili su cui si basa il report sul rischio di infestazione della prima generazione di mosca a luglio indicano una situazione in generale meno pericolosa dello scorso anno.

Nel complesso per il 2025 si presentano elementi abbastanza in linea, infatti un andamento climatico con rischio inferiore al 2023 e al 2024 si voli in netto calo e una unico elemento in contrapposizione potrebbe essere la carica residua media (potrebbe comunque aver contribuito ad aumentare la probabile popolazione invernale ridotta ??).

Da sottolineare un andamento fenologico dell’olivo abbastanza Fioritura ed allegagione in anticipo (in linea con il 2024 ma più disomogeneo sul territorio).

Le le elaborazioni del modello di rischio portano ad avere un indicazione media provinciale nel 2024 medio e nel 2025, costante, medio

Con le indicazioni di massima come di seguito riportate:

Aree a rischio medio: inizio del monitoraggio dei voli degli adulti a partire dalla prima metà di luglio (soprattutto negli oliveti dove si pensa di adottare strategie repellenti, antideponenti e adulticida) e dell’infestazione delle olive dalla metà luglio.

Indicazioni che potrebbero essere modificate in corso d’opera in base ai primi rilievi di campo, campionamenti al binoculare ed analisi dei dati nelle aree monitorate.

Il report dettagliato con le valutazione e le considerazioni complete è scaricabile al seguente link, clicca qui

Strategie di difesa

Non sono al momento necessari trattamenti. Effettuare tutte le considerazioni per poter impostare le strategie di difesa da mettere in atto nei prossimi mesi, in base ad esempio alla superficie degli appezzamenti sarà possibile usare attrattivi alimentari avvelenati o cattura massale (superfici di maggiori dimensioni - almeno 3-4 ha ma se più grandi meglio), mentre sui piccoli appezzamenti sono più efficaci le strategie repellenti/antideponenti. Per chi ha scelto di installare le trappole da monitoraggio o per la cattura massale è opportuno provvedere ad ordine i prodotti scelti e pianificare il posizionamento entro le prima metà di luglio

Riportiamo il link alla nota tecnica sulla difesa della mosca, in cui sono riassunte tutte le possibili strategie. scarica qui

Rogna dell'olivo

Monitorare i campi o le piante colpite per intervenire in modo adeguati nelle varie pratiche colturali.

Provincia di Firenze - Bollettino Vite Integrato del 2025-06-26

Fenologia

Le fasi fenologiche prevalenti sono "acino pisello" e "pre-chiusura del grappolo".  E' stata osservata una certa disomogeneità tra le varie zone della provincia, andando da "acino grano di pepe" a "grappolo chiuso".

Peronospora

Continua ad essere riscontrata la presenza di sintomi su foglia e su grappolo con incidenza bassa. Le alte temperature stanno rallentando lo sviluppo, ad eccezione di alcuni situazioni non ben gestire in precedenza. Dove il parassita è attivo e in sporulazione, si consiglia di mantenere la vegetazione protetta con sistemici curativi/stoppanti, come metalaxyl-M e benalaxyl-M miscelati con cimoxanil e folpet, eventualmente abbinati a rame. E' possibile anche utilizzare olio essenziale di arancio dolce a sporulazione avvenuta. Nelle aziende in cui non è stata osservata la presenza di macchie d'olio, è possibile allungare i turni di copertura, intervenendo eventualmente in base alle condizioni meteorologiche. E' opportuno utilizzare prodotti con buona affinità con le cere a protezione del grappolo (mandipropamide, oxathiapiprolin, fosfonati) anche miscelati con ametoctradina, amisulbrom, zoxamide e cyazofamid. Si ricorda di attenersi al numero massimo di interventi previsti per sostanza attiva, alternando prodotti sistemici con meccanismi di azione diversi e abbinandoli a prodotti di copertura.

Regione Toscana L.R. 25/99

Annata Agraria 2025

Principi attivi e ausiliari
Prodotti rameici (a) (b)
Olio essenziale di arancio dolce (a)  
Cerevisane (a)
Laminarina 
(a)
Limitazioni d'uso
(1) max 8 interventi, indipendentemente dalle avversità, tra dithianon, fluazinam e folpet.
(2) max 2 interventi per singola s.a. indipendentemente dall'avversità.
(3) max 3 interventi per gruppo di s.a. indipendentemente dalle avversità (in alternativa alla fluopicolide e nei limiti delle fenilammidi).
(4) max 4 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (iprovalicarb, mandipropamid, valifenalate).
(5) max 10 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (fosetil-Al e fosfonati, escluso viti in allevamento).
Folpet (1) (6) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (amisulbron e cyazofamid).
Dithianon (1) (7) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a. (in alternativa a metalaxil).
Fluazinam (1) (8) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a.
Metalaxil (2) (3) (9) max 4 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a.
Iprovalicarb (4) (10) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a.
Mandipropamide (4) (11) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a. (usare in miscela con s.a. a diverso meccanismo d'azione).
Valifenalate (4) (a) Sostanze non soggette a limitazioni d'uso per avversità. (b) 28 kg/ha in 7 anni. Si raccomanda di non superare il quantitativo medio di 4 kg/ha all'anno sulla coltura.
Fosetil-Al (5) Soglie e criteri di intervento
Fosfonato di disodio (5) Fino alla pre-fioritura: intervenire preventivamente sulla base della previsione delle piogge.
Metalaxil-M (3) Dalla pre-fioritura all'allegagione: anche in assenza di macchie d'olio intervenire cautelativamente con cadenze in base alle caratteristiche dei prodotti utilizzati.
Benalaxil-M (3) Successive fasi vegetative: le strategie di controllo sono in relazione alla comparsa o meno della malattia e all'andamento climatico.
Fosfonati di potassio (5)
Amisulbron (6)
Cyazofamid (6)
Fluopicolide (7)
Cimoxanil (8)
Zoxamide (9)
Ametoctradina (10)
Oxathiapiprolin (11)

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Cliccare nel seguente link per accedere ad una galleria fotografica dei sintomi della peronospora.

Botritis

A partire dalla fase di allegagione e fino alla “prechiusura del grappolo” è possibile intervenire con antibotritici, preferibilmente dopo aver proceduto al diradamento della vegetazione in modo da bagnare bene i grappoli. E' possibile utilizzare prodotti microbiologici ad azione preventiva (a titolo di esempio: Bacillus subtilisB. amyloliquefaciensPhytium oligandrumAureobasidium pullulans) e mezzi chimici di origine naturale (eugenolo+timolo+geraniolo). Si ricorda che mezzi di difesa agronomici, quali sfogliatura e sfemminellatura (nelle zone intorno al grappolo) e, laddove necessario, cimatura, sfavoriscono il crearsi di un microclima adatto allo sviluppo di botrite (e anche di oidio) e migliorano l'efficacia dei trattamenti.

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Principi attivi e ausiliari Limitazioni d'uso Soglie e criteri di intervento
Bacillus subtilis (*) Contro questa avversità al massimo 2 interventi all'anno, con l'eccezione di prodotti biologici e terpeni
(1) Pyrimethanil (Anilopirimidine): max 1 trattamento anno.
I trattamenti sono effettuabili solo dalla fase fenologica di pre-chiusura del grappolo in poi
(2) Fludioxonil + Cyprodinil (Anilopirimidine): max 1 trattamento all'anno da soli in alternativa, o in miscela tra loro.
Aureobasidium pullulans (4) Fenhexamid: max 1 trattamento all'anno.
Bicarbonato di potassio (12) SDHI (Boscalid, Isofetamid): complessivamente max 2 interventi anno, indipendentemente dalle avversità, di cui max 1 con Boscalid max 1 con Isofetamid.
Pythium oligrandrum 
Eugenolo+Geraniolo+Timolo
(11) Fenpyrazamine : max 1 intervento anno, indipendentemente dalle avversità.
Bacillus amyloliquefaciens

Cerevisane
(3) Folpet, Dithianon, Fluazinam: complessivamente max 8 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità, in alternativa tra loro.
Saccharomyces  cerevisiae
Trichoderma atroviride (*) Bacillus subtilis: consigliato in pre-raccolta anche con infezioni in atto, assicurando una buona bagnatura del grappolo
Metschnikowia fructicola (**) Pyrimethanil e miscela Cyprodinil+Fludioxonil: registrati anche contro marciume acido
Laminarina
Trichoderma gamsii
Trichoderma asperellum
Pyrimethanil (Anilinopirimidine) (1) (**)
Fludioxonil (2) (**)
Boscalid (SDHI) (12)
Fenhexamid (4)
Fenpyrazamine (11)
Fluazinam (3)
Cyprodinil (Anilinopirimidine) (2) (**)
Isofetamid (SDHI) (12)

Oidio

Non sono stati segnalati sintomi. Allo stato attuale, le condizioni ambientali permangono favorevoli allo sviluppo del patogeno. Nei vigneti particolarmente soggetti agli attacchi di questo parassita e laddove si sono manifestate infezioni tardive nella scorsa annata, il rischio di infezione resta elevato. È possibile effettuare interventi con prodotti di contatto (zolfo, bicarbonato di potassio) e anche sistemici a lunga persistenza (metrafenone, cyflufenamid, IBE e strobilurine, anch'esse efficaci contro il Black Rot). Si ricorda che l'olio essenziale di arancio dolce, utilizzato come antiperonosporico, è efficace anche per contrastare l’oidio. È possibile utilizzare in via preventiva COS-OGA (2-3 interventi ripetuti affinché si manifestino i primi effetti). Si raccomanda di leggere sempre scrupolosamente le etichette dei prodotti e i disciplinari di riferimento; porre particolare attenzione al numero massimo di interventi consentiti e all'intervallo minimo tra i trattamenti; alternare prodotti sistemici con meccanismi d’azione diversi e abbinarli a sostanze attive di copertura. Occorre considerare anche che le prime infezioni possono sfuggire alla vista a causa delle sporulazioni poco vistose e localizzate nelle parti più interne della chioma e del grappolo.

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Principi attivi  e ausiliari Limitazioni d'uso
Ampelomyces quisqualis (a)
Zolfo
(a)
(1) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (azoxystrobin, trifloxystrobin, pyraclostrobin).
Bicarbonato di potassio  (a) (b) (2) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a.
Olio essenziale di arancio dolce  (a) (3) max 1 intervento per singola s.a. (in alternativa tra difenoconazolo e tebuconazolo).
Laminarina  (a)
Bacillus pumilus 
(a)
Cerevisane 
(a)
(4) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a.
Polisolfuro di calcio  (a)
COS-OGA (a)
(5) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a.
Bacillus amyloliquefaciens (a)
Eugenolo + Geraniolo + Timolo
(a)
(6) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (in alternativa tra loro tra bupirimate, proquinazid e pyriofenone).
Azoxystrobin (1) (7) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a.
Trifloxystrobin (1) (8) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a.
(9) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (metafrenone e pyriofenone)
Pyraclostrobin (1) (10) max 1 intervento indipendentemente dalle avversità per singola s.a.
(11) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (boscalid e fluxapyroxad).
Penconazolo (2) Soglie e criteri di intervento
Tebuconazolo (2) (3) Interventi chimici
Zone ad alto rischio: fino alla pre-fioritura, intervenire preventivamente con antioidici di copertura; dalla pre-fioritura all'invaiatura, intervenire alternando prodotti sistemici e di copertura.
Zone a basso rischio: intervenire cautelativamente nell'immediata pre-fioritura e proseguire gli interventi alternando prodotti sistemici e di copertura.
Tetraconazolo (2) (a) Sostanze non soggette a limitazioni d'uso per avversità. (b) max 8 interventi per singola s.a.
Difenoconazolo (2) (3)
Mefentrifluconazolo (2)
Spiroxamina (4)
Bupirimate (5) (6)
Meptyldinocap (7)
Metrafenone (8) (6)
Boscalid (10) (11)
Cyflufenamide (7)
Fluxapyroxad (7) (11)
Proquinazid (5) (6)
Pyriofenone (5) (9)

Tignoletta della vite

Il secondo volo di tignoletta è in atto sia nelle provincie litoranee che nelle aree più interne. Sono presenti sugli acini uova appena deposte, uova con larve a testa nera, uova schiuse e larve di prima e seconda età. A chi non avesse già effettuato un trattamento ovo-larvicida, si consiglia di intervenire prima possibile con un larvicida al superamento della soglia di tolleranza che può variare, nei diversi contesti regionali, dal 3 al 10% di grappoli con uova o giovani larve.

Principi attivi e ausiliari Limitazioni d'uso
Bacillus thuringensis (*)                                  Spinosad  (Spinosine) (2) (2) Complessivamente max 3 interventi indipendentemente dall'avversità.
Confusione sessuale (5) Max 2 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità .
(8) Max 2 trattamenti anno indipendentemente dall'avversità.
Azadiractina (9) Max 1 trattamento anno indipendentemente dall'avversità.
Tebufenozide (5)
Spinosad (2) (*) Bacillus thuringensis: quando si interviene all'ultima settimana di agosto-prima settimana di settembre il trattamento ha efficacia anche contro la tignola rigata soprattutto su varietà rosse a maturazione medio tardiva-tardiva.
Emamectina benzoato (8)
Chlorantraniliprole (9)

Confusione sessuale con irrorazione a tutta

chioma

Tignola rigata della vite

Le prime catture nelle trappole a feromoni installate a fine marzo sono state registrate nelle province di Livorno e Grosseto intorno alla metà di aprile, divenendo più consistenti nella prima settimana di maggio e proseguendo anche nell’ultimo rilievo condotto a Bolgheri il 29 maggio, con una media di 6 maschi per trappola (su 10 trappole considerate). Al momento le catture si mantengono relativamente ridotte e non si notano, tranne rari casi, larve sui grappoli. Si raccomanda di proseguire con il monitoraggio dei maschi con trappole a feromoni, o iniziarlo quanto prima, per poter osservare l’andamento dei voli nel corso della stagione e poter così programmare eventuali rilievi in vigneto e/o interventi tempestivi con insetticidi. Precise indicazioni per il contenimento delle popolazioni del lepidottero saranno fornite a partire dal mese di luglio.

Scaphoideus titanus

Si osservano in prevalenza forme giovanili di IV e V età (rispettivamente ninfe di seconda e terza età), sia in vigneti delle province litoranee (Massa Carrara e Lucca) che in vigneti delle province più interne (Arezzo, Firenze e Siena). Come riportato nell'Allegato 1 al decreto n. 107223 del 21/05/2025, esistono quattro zone di applicazione, in riferimento al numero di interventi insetticidi obbligatori (pagina 9 dell'Allegato 1) da compiersi in protocollo di gestione integrata o in protocollo di gestione biologica. L'elenco dei prodotti ammessi è disponibile nella Scheda C dell'Allegato 2.

Indicazioni per interventi nelle tre zone

Zona infestata in eradicazione in integrato: si consiglia di intervenire prima possibile con il secondo ed ultimo trattamento obbligatorio (entro il 30 giugno), con prodotti a base di piretroidi.

Zona infestata in contenimento e zona cuscinetto in integrato: nel caso non sia stato ancora effettuato il secondo trattamento obbligatorio, si consiglia di intervenire prima possibile (entro il 30 giugno) con una delle sostanze attive ammesse in integrato e riportate nella Scheda C dell’Allegato 2. Tenendo conto della scarsa efficacia di alcuni principi attivi sugli attuali stadi di sviluppo dell’insetto, l’intervento con piretroidi è fortemente consigliato in questa fase.

Zona indenne con presenza accertata di S. titanus in integrato:  si consiglia di intervenire prima possibile con il primo ed ultimo trattamento obbligatorio (entro il 30 giugno), con una delle sostanze attive ammesse in integrato e riportate nella Scheda C dell’Allegato 2.

Indicazioni per vivaisti viticoli

Si consiglia di intervenire prima possibile (entro il 30 giugno) con il secondo ed ultimo trattamento obbligatorio, con prodotti a base di piretroidi.

Per quanto riguarda il caolino, gli interventi con detto corroborante, pur mostrando una discreta efficacia, possono essere di supporto ai trattamenti con prodotti fitosanitari, ma non sono riconosciuti tra i trattamenti obbligatori contro lo scafoideo.

Note

Note informative e metodologiche

I bollettini sono redatti dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa.

Il servizio viene erogato in osservanza in base a quanto previsto dal D.L. 150/2012 “Attuazione della Direttiva 128/2009 CE che istituisce un quadro di azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.

L’obiettivo perseguito è quello di fornire alle aziende agricole supporti tecnici per l’applicazione delle prescrizioni di difesa integrata introdotti dal PAN, in ottica di sistema di supporto alle decisioni, che rimangono comunque di esclusiva competenza delle aziende.

I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per le varie aree viticole, usando come vitigno di riferimento il Sangiovese (laddove possibile). Oltre alla fase fenologica, vengono rilevate intensità e diffusione delle principali avversità.

I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nelle pagine dedicate del portale.