La fase fenologica prevalente è "grappoli visibili".
Nella maggior parte dei casi le piante sono recettive al parassita. Considerando le attuali condizioni climatiche e i modelli che registrano la fase di rilascio delle zoospore, si consiglia di intervenire con prodotti di copertura a base di rame, fluazinam, folpet o dithianon. Gli ultimi due sono efficaci anche contro l'escoriosi. L'abbinamento con sistemici (es. fosetyl-Al, fosfonati), migliora l'efficacia e la persistenza dell'intervento.
Regione Toscana L.R. 25/99
Annata Agraria 2025
Principi attivi e ausiliari Prodotti rameici (a) (b) Olio essenziale di arancio dolce (a) Cerevisane (a) Laminarina (a) |
Limitazioni d'uso (1) max 8 interventi, indipendentemente dalle avversità, tra dithianon, fluazinam e folpet. (2) max 2 interventi per singola s.a. indipendentemente dall'avversità. (3) max 3 interventi per gruppo di s.a. indipendentemente dalle avversità (in alternativa alla fluopicolide e nei limiti delle fenilammidi). (4) max 4 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (iprovalicarb, mandipropamid, valifenalate). (5) max 10 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (fosetil-Al e fosfonati, escluso viti in allevamento). |
Folpet (1) | (6) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (amisulbron e cyazofamid). |
Dithianon (1) | (7) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a. (in alternativa a metalaxil). |
Fluazinam (1) | (8) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a. |
Metalaxil (2) (3) | (9) max 4 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a. |
Iprovalicarb (4) | (10) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a. |
Mandipropamide (4) | (11) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a. (usare in miscela con s.a. a diverso meccanismo d'azione). |
Valifenalate (4) | (a) Sostanze non soggette a limitazioni d'uso per avversità. (b) 28 kg/ha in 7 anni. Si raccomanda di non superare il quantitativo medio di 4 kg/ha all'anno sulla coltura. |
Fosetil-Al (5) | Soglie e criteri di intervento |
Fosfonato di disodio (5) | Fino alla pre-fioritura: intervenire preventivamente sulla base della previsione delle piogge. |
Metalaxil-M (3) | Dalla pre-fioritura all'allegagione: anche in assenza di macchie d'olio intervenire cautelativamente con cadenze in base alle caratteristiche dei prodotti utilizzati. |
Benalaxil-M (3) | Successive fasi vegetative: le strategie di controllo sono in relazione alla comparsa o meno della malattia e all'andamento climatico. |
Fosfonati di potassio (5) | |
Amisulbron (6) | |
Cyazofamid (6) | |
Fluopicolide (7) | |
Cimoxanil (8) | |
Zoxamide (9) | |
Ametoctradina (10) | |
Oxathiapiprolin (11) | |
Oxathiapiprolin (17) | |
Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.
Cliccare nel seguente link per accedere ad una galleria fotografica dei sintomi della peronospora.
Al momento la pressione del fungo è contenuta, ma con l'aumento della temperatura le condizioni potrebbero divenire favorevoli. Vista l'assenza di sintomi, è possibile utilizzare zolfo in formulazione polvere bagnabile o liquida. Nelle zone e sui vigneti particolarmente predisposti agli attacchi di oidio, nonchè laddove si sono verificati forti attacchi lo scorso anno, è il caso di prevedere di intervenire con prodotti sistemici (es. mefentrifluconazolo, che ha attività sia preventiva che curativa, o pyraclostrobin, efficace anche su escoriosi e black rot).
Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.
Principi attivi e ausiliari | Limitazioni d'uso |
---|---|
Ampelomyces quisqualis (a) Zolfo (a) |
(1) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (azoxystrobin, trifloxystrobin, pyraclostrobin). |
Bicarbonato di potassio (a) (b) | (2) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. |
Olio essenziale di arancio dolce (a) | (3) max 1 intervento per singola s.a. (in alternativa tra difenoconazolo e tebuconazolo). |
Laminarina (a) Bacillus pumilus (a) Cerevisane (a) |
(4) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a. |
Polisolfuro di calcio (a) COS-OGA (a) |
(5) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a. |
Bacillus amyloliquefaciens (a) Eugenolo + Geraniolo + Timolo (a) |
(6) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (in alternativa tra loro tra bupirimate, proquinazid e pyriofenone). |
Azoxystrobin (1) | (7) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a. |
Trifloxystrobin (1) |
(8) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per singola s.a. (9) max 3 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (metafrenone e pyriofenone) |
Pyraclostrobin (1) |
(10) max 1 intervento indipendentemente dalle avversità per singola s.a. (11) max 2 interventi indipendentemente dalle avversità per gruppo di s.a. (boscalid e fluxapyroxad). |
Penconazolo (2) | Soglie e criteri di intervento |
Tebuconazolo (2) (3) |
Interventi chimici Zone ad alto rischio: fino alla pre-fioritura, intervenire preventivamente con antioidici di copertura; dalla pre-fioritura all'invaiatura, intervenire alternando prodotti sistemici e di copertura. Zone a basso rischio: intervenire cautelativamente nell'immediata pre-fioritura e proseguire gli interventi alternando prodotti sistemici e di copertura. |
Tetraconazolo (2) | (a) Sostanze non soggette a limitazioni d'uso per avversità. (b) max 8 interventi per singola s.a. |
Difenoconazolo (2) (3) Mefentrifluconazolo (2) |
|
Spiroxamina (4) | |
Bupirimate (5) (6) | |
Meptyldinocap (7) | |
Metrafenone (8) (6) | |
Boscalid (10) (11) | |
Cyflufenamide (7) | |
Fluxapyroxad (7) (11) | |
Proquinazid (5) (6) | |
Pyriofenone (5) (9) |
Prevedere il posizionamento di trappole per il monitoraggio degli adulti nel vigneto.
Note informative e metodologiche
I bollettini sono redatti dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa.
Il servizio viene erogato in osservanza in base a quanto previsto dal D.L. 150/2012 “Attuazione della Direttiva 128/2009 CE che istituisce un quadro di azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.
L’obiettivo perseguito è quello di fornire alle aziende agricole supporti tecnici per l’applicazione delle prescrizioni di difesa integrata introdotti dal PAN, in ottica di sistema di supporto alle decisioni, che rimangono comunque di esclusiva competenza delle aziende.
I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per le varie aree viticole, usando come vitigno di riferimento il Sangiovese (laddove possibile). Oltre alla fase fenologica, vengono rilevate intensità e diffusione delle principali avversità.
I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nelle pagine dedicate del portale.
La fase fenologica prevalente è "grappoli visibili".
Nella maggior parte dei casi le piante sono recettive al parassita. Considerando le attuali condizioni climatiche e i modelli che registrano la fase di rilascio delle spore, si consiglia di intervenire con prodotti di copertura a base di rame (idrossido di rame, con buona prontezza di azione). A integrazione del rame, anche al fine di ridurne le dosi, è possibile utilizzare cerevisane.
Principi attivi | ||
---|---|---|
Prodotti rameici | ||
Olio essenziale di arancio dolce | ||
Cerevisane |
Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.
Cliccare nel seguente link per accedere ad una galleria fotografica dei sintomi della peronospora.
Al momento la pressione del fungo è contenuta, ma con l'aumento della temperatura le condizioni potrebbero divenire favorevoli. Vista l'assenza di sintomi, è possibile utilizzare zolfo in formulazione polvere bagnabile o liquida. Nelle zone e sui vigneti particolarmente predisposti agli attacchi di oidio, nonché laddove si sono verificati forti attacchi lo scorso anno, è il caso di intervenire anche con altre sostanze attive come cerevisane per aumentare la persistenza.
Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.
Principi attivi e ausiliari |
---|
Ampelomyces quisqualis |
Zolfo |
Bicarbonato di potassio (a) |
Olio essenziale di arancio dolce |
Laminarina |
Cerevisane |
COS-OGA |
Bacillus pumilus |
Bacillus amyloliquefaciens |
Eugenolo+Geraniolo+Timolo |
Polisolfuro di calcio |
Soglie e criteri di intervento |
Interventi chimici
Zone ad alto rischio: fino alla pre-fioritura, intervenire preventivamente con antioidici di copertura; dalla pre-fioritura all'invaiatura, intervenire alternando prodotti sistemici e di copertura.
Zone a basso rischio: intervenire cautelativamente nell'immediata pre-fioritura e proseguire gli interventi alternando prodotti sistemici e di copertura.
Sostanze non soggette a limitazioni d'uso per avversità
(a) max 8 interventi per singola s.a.
Prevedere il posizionamento di trappole per il monitoraggio degli adulti nel vigneto.
Note informative e metodologiche
I bollettini sono redatti dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa.
Il servizio viene erogato in osservanza in base a quanto previsto dal D.L. 150/2012 “Attuazione della Direttiva 128/2009 CE che istituisce un quadro di azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.
L’obiettivo perseguito è quello di fornire alle aziende agricole supporti tecnici per l’applicazione delle prescrizioni di difesa integrata introdotti dal PAN, in ottica di sistema di supporto alle decisioni, che rimangono comunque di esclusiva competenza delle aziende.
I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per le varie aree viticole, usando come vitigno di riferimento il Sangiovese (laddove possibile). Oltre alla fase fenologica, vengono rilevate intensità e diffusione delle principali avversità.
I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nelle pagine dedicate del portale.
La fase fenologica prevalente va da ripresa vegetativa nelle aree di quota più fresche a sviluppo mignola nelle aree più avanti.
Monitorare attentamente la presenza di sintomi di occhio di pavone e di cercospora su foglia.
In questa fase di ripresa vegetativa possono essere ben evidenti i sintomi classici su foglia ma anche le piante defogliate, eventuale sintomo di attacchi gravi nel corso dell'anno precedente.
Può essere utile effettuare trattamenti a base di rame (laddove sia ancora lontana la fioritura) per proteggere la nuova vegetazione, oppure nel caso di attacchi molto gravi, programmarli nella fase di fine estate/inizio autunno.
Monitorare l'eventuale presenza di larve o danni sui nuovi germogli, in particolare su impianti giovani.
Sono monitorate per il momento varietà di frumento duro a maturazione precoce e media e varietà di frumento tenero a maturazione precoce, media e tardiva
Fenologia
Frumento duro: spiga visibile su precoci, Spigatura su medie
Frumento tenero: Spigatura su precoci e tardive, spiga visibile su medie
Frumento duro: Nessuna presenza
Frumento tenero: Nessuna presenza
Ruggine gialla
Frumento duro: Nessuna presenza
Frumento tenero: Nessuna presenza
Ruggine bruna
Frumento duro: Nessuna presenza
Frumento tenero: Nessuna presenza
Frumento duro: presenza media (5-25%) su precoci e medie
Frumento tenero: presenza media (5-25%) su precoci, medie e tardive
Frumento duro: Nessuna presenza
Frumento tenero: Nessuna presenza
Il modello previsionale sulla fusariosi evidenzia al momento “Nessun rischio”
Non sono necessari trattamenti