Salvare Firenze dalla prossima alluvione?
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Salvare Firenze dalla prossima alluvione? Consorzio

"Salvare Firenze dalla prossima grande alluvione", questo il titolo del pezzo uscito nei giorni scorsi su Nature Italia in occasione dell'anniversario dell'alluvione del 4 Novembre 1966. I giornalisti, dopo un lavoro di raccolta informazioni e interviste a esperti di diversi settori, hanno cercato di fare il punto su quanto il patrimonio artistico della città di Firenze, pesantemente danneggiato dalla grande alluvione del 1966, sia oggi più o meno "al sicuro" rispetto a 50 anni fa. 
 
Il quadro che tracciano non è però cosi rassicurante. Alcune considerazioni contenute nell’articolo suggeriscono ad esempio che se un evento simile dovesse ripresentarsi, oggi le conseguenze sulla città di Firenze sarebbero persino più catastrofiche di quelle registrate nel Novembre del 1966 con danni stimati fino a 6 miliardi di euro. Questo soprattutto in virtù dell’aumento della popolazione e delle attività commerciali e turistiche nel centro della città.

articolo nature italy
Vai all'articolo sul sito Nature Italy 

 

Certamente possiamo dire che rispetto al 1966 oggi sono migliorate le capacità di poter prevedere questa tipologia di eventi, come spiegano Valerio Capecchi, ricercatore del LaMMA, e Roberto Buizza, professore di Fisica alla Scuola Superiore Sant’Anna ed ex Lead Scientist presso il Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (ECMWF), che nel 2019 hanno pubblicato un articolo su questo tema. I due autori sottolineano nel lavoro che i modelli di previsione del tempo attualmente in uso, sia alla scala globale che alla scala locale (ad alta risoluzione spaziale), sarebbero oggi in grado di fornire informazioni preziose con un preavviso di circa 3 giorni rispetto all'evento e un guadagno di circa 12 ore rispetto ai sistemi in uso una quindicina di anni fa.

 

i modelli di previsione attualmente in uso, sia a scala globale che a scala locale, potrebbero fornire informazioni preziose con un preavviso di circa 3 giorni

 

 

Come dimostra l’articolo di Nature, l’Alluvione di Firenze suscita ancora oggi molto interesse, non solo perché ci pone di fronte alle estreme conseguenze di eventi eccezionali ma anche perché sottolinea la necessità, per le nostre città, di dotarsi di opportuni sistemi di previsione, prevenzione e adattamento. Tutto questo assume infatti una particolare urgenza nell'attuale contesto di cambiamento climatico che, secondo alcuni studi, potrebbe contribuire ad accrescere le frequenza di questi fenomeni su tutto il bacino del Mediterraneo.

 

Arno 2016 pdf

ARNO 1966. Cinquant'anni di innovazioni in meteorologia 

Nel novembre del 2016, in occasione delle celebrazioni del 50-esimo anniversario dell'alluvione di Firenze, il LaMMA ha organizzato un incontro di divulgazione tecnico-scientifica sui progressi fatti dalla ricerca meteorologica negli ultimi cinquanta anni e sulle prospettive future. Il workshop era inserito nel contesto delle attività organizzate dal progetto Firenze 2016, iniziativa nata in ambito regionale per promuovere un'ampia riflessione tecnico-scientifica sull'alluvione del 1966.  

I materiali discussi in quella giornata sono stati raccolti in una pubblicazione digitale liberamente scaricabile in pdf. Oltre ai contributi prettamente connessi all'ambito meteorologico, la pubblicazione contiene anche una breve presentazione dei risultati di una indagine sulla percezione del rischio alluvione svolta proprio in occasione del 50esimo anniversario dell'alluvione di Firenze. Il lavoro è consultabile in maniera integrale nella pubblicazione How do people perceive flood risk? Findings from a public survey in Tuscany, Italy

 

Per maggiori informazioni sull'iniziativa si possono consultare le pagine: